PELÈ È MORTO: LA DRAMMATICA NOTIZIA È APPENA ARRIVATA 

Dopo giorni di apprensione, in cui tutti abbiamo sperato in un miracolo, il mondo del calcio è nuovamente in lutto. Purtroppo la notizia che non volevamo sentire è appena arrivata.

Proprio come Sinisa Mihajlovic, ha lottato, da gran guerriero, sino all’ultimo, sino allo stremo delle sue forze, ha perso la sua battaglia più grande, quella che era da giocare sino al novantesimo su un campo di calcio.

Lottava per restare in vita ma il suo cuore non ha retto. Pelè è morto. Una notizia raggelante che ha fatto, rapidamente, il giro del mondo. Si è spento in un letto d’ospedale, esattamente l’Albert Einstein di San Paolo, in cui era ricoverato dal 29 novembre.

In tantissimi hanno postato messaggi che rigano gli occhi di lacrime, carichi di vicinanza a campione brasiliano, di affetto, di gratitudine per i suoi prodigi calcistici, senza mai perdere la speranza che la situazione potesse migliorare.

Poco fa, la terribile notizia del suo decesso, in men che non si dica, si è diffusa in rete. Vediamo cosa è accaduto.

Un autentico colpo al cuore per il mondo del calcio giocato, per i tifosi, per chi, semplicemente, considerava il suo nome come una divinità. Edison Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelé, considerato, insieme a Maradona, il più grande giocatore di calcio di tutti i tempi, si è spento, dopo settimane in cui le sue condizioni erano drasticamente peggiorate e restava solo la speranza di un miracolo che non c’è stato.

Nato il 23 ottobre del 1940 a Tres Coracoes in Brasile, Pelé ha segnato in carriera più di 1200 reti, stabilendo un record difficilmente attaccabile (in pratica, è quasi la media di un gol a partita). Inoltre, è l’unico giocatore ad aver vinto tre campionati del mondo (ne ha disputati in totale quattro) e precisamente: nel 1958, nel 1962 e nel 1970. Nel 1958, Pelé partecipò al suo primo mondiale: venne disputato in Svezia, ed essendo il campionato del mondo la vetrina più importante nel panorama calcistico, tutti ebbero l’opportunità di conoscere questo campione.

Da lì in poi, fu tutta un’escalation al successo, al trionfo, alla consacrazione nell’Olimpo degli dei del calcio. Le testate di tutto il mondo, i commentatori, hanno sempre cercato di appioppargli nomignoli ma quello con cui tutti lo ricordano è “La perla nera”. La sua velocità straordinaria ed i suoi tiri infallibili lasciarono moltissimi a bocca aperta. Bastava che passeggiasse sul campo  affinché la folla si scatenasse in balli e gli dedicasse canti di giubilo.

Eppure Pelè, il grande campione, si è dovuto arrendere al brutto male; al cancro al colon con cui ha lottato per oltre due anni; cui si sono aggiunte le difficoltà respiratorie, complicatesi ulteriormente con il Covid, che non gli permettevano più di parlare. Il grande campione ha esalato l’ultimo respiro, circondato dall’affetto di tutti i suoi cari, che hanno trascorso il Natale con lui e che non lo hanno mai lasciato solo, nell’affrontare le cure chemioterapiche per il cancro al colon di cui soffre dallo scorso anno.

Il brutto male contro cui il giocatore, da tempo, lottava, sarebbe avanzato e il tre volte vincitore della Coppa del Mondo, dopo aver ricevuto “cure importanti” legate a “disfunzioni renali e cardiache”, ha perso la sua battaglia. Ma vediamo in dettaglio cosa è accaduto. Tra le ultime foto postate dalla figlia Kely, quella dell’intera famiglia, riunita al capezzale del campione 82enne, nella notte di Natale, mentre O’Rey lottava contro la morte. Purtroppo questa dura lotta si è conclusa in un modo atroce, cui si fa fatica a credere. Riposa in pace grande campione.

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