DUE FRATELLI SI TOLGONO LA VITA A DISTANZA DI POCHI GIORNI, LA MAMMA: “SONO DEVASTATA”

Ancora una terribile notizia; una di quelle che non avremmo mai voluto sentire ma che è indice di un fenomeno sempre più diffuso e straziante: quello dei suicidi anche tra giovanissimi.

Parliamo di una vera e propria emergenza che si è vista intensificarsi con lo scoppio della pandemia. In tanti i giovani che, tra le mura domestiche, in preda alla reclusione forzata legata ai lockdown, hanno iniziato a vedere tutto nero.

E’ facile, in questi casi, che la mente inizi a fare strani pensieri e che una malattia silente ma corrosiva, si insinui in corpi fragili. Parliamo della depressione che, ad oggi, da molti non viene considerata neppure una malattia.

Chi non la prova sulla sua pelle, non può capire, in quanto si ha un’immagine distorta di colui che ne è colpito. Spesso dietro sorrisi, aspetto curato, apparente felicità, si nasconde una sofferenza interiore fortissima.

E’ questo che una mamma, rimasta orfana dei suoi due figli, ha tenuto a comunicare, raccontando la sua terribile vicenda che, in men che non si dica, ha fatto il giro del mondo. Ma vediamo meglio cosa è accaduto.

Da sempre la morte di un figlio prima dei suoi genitori è ritenuta contro natura e, purtroppo, sono in tanti i genitori orfani nel mondo. In tanti, coloro che non si capacitano di come sia potuto accadere tutto questo, di essere rimasti soli, di non aver potuto veder crescere i proprio ragazzi e vedergli raggiungere gli obiettivi che si erano prefissati. La duplice tragedia di cui vi parlerò riguarda una famiglia residente a Castlebellingham, nella contea di Louth, in Irlanda.

Una mamma ha dovuto affrontare la cosa più terribile che un genitore possa provare: il duplice suicidio dei suoi due figli, che si sono tolti la vita a 13 settimane di distanza l’uno dall’altro, rispettivamente a 17 e 18 anni.  Mamma Patrice non   ha più lacrime, è disperata, devastata,  non riesce ancora a capire cosa abbia spinto i suoi due splendidi ragazzi cui lei ha dato la vita, a  togliersela.  Cosa è avvenuto? E’ davvero difficile trovare una risposta.

Ma ricostruiamo, attraverso il racconto che la stessa donna ha fornito alla stampa, la tragedia. Prima di Capodanno dello scorso anno, il secondogenito, PJ  di soli 17 anni, ha deciso di porre fine alla sua esistenza, dentro il capanno di famiglia. Il giovane, a detta dei genitori, non aveva mai manifestato segni esteriori che lasciassero supporre una depressione in atto, un grave problema che lo tormentasse, pur riferendo che nel giorno in cui si è suicidato ha pianto tutto il giorno.

Il fratello 18enne Mikey, dopo la morte di Pj, che per lui era un fratello ma anche il suo migliore amico, data la differenza di età di solo 1 anno, non è riuscito a reggere tutto quel dolore e solo 13 settimane dopo, anche lui si è tolto la vita. Una duplice tragedia che dovrebbe invitare tutti gli utenti che, sistematicamente, si imbattono in queste notizie, a riflettere sull’importanza del dialogo, del non fermarsi all’apparenza, all’aspetto esteriore, in quanto ci sono malattie silenti, invisibili ad occhio nudo, ma che divorano dentro.

Proprio per questo, mamma Patrice ha deciso di istituire un’associazione (SAFE Castlebellingham) che sensibilizzi i cittadini sull‘importanza della salute mentale. Per essere d’aiuto ai bisognosi, la mamma orfana, attraverso la collaborazione di esperti psicologi, offre il suo prezioso contributo a chi, semplicemente, chiede di essere ascoltato.

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