“Li aveva nello stomaco”. Diana Pifferi, nuovi dettagli choc dall’autopsia sulla bimba morta di stenti

Rivelazione choc su Diana Pifferi. Secondo quanto riporta il quotidiano “Il Giorno”, ci sono nuovi e sconcertanti elementi emersi dalla relazione definitiva dell’autopsia effettuata sul corpicino della bimba morta a luglio a Milano.

L’esame è stato disposto dalla Procura di Milano nell’inchiesta a carico di Alessia Pifferi, la donna accusata di omicidio volontario aggravato e in carcere dal 21 luglio, giorno del ritrovamento del corpo senza vita della figlia Diana. La bambina era stata lasciata nell’appartamento di Milano da sola per una settimana, tempo che la donna aveva trascorso insieme al fidanzato residente in provincia di Bergamo.

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Rivelazione choc su Diana Pifferi: Pannolino stomaco

Rivelazione choc su Diana Pifferi: “Pannolino nello stomaco”

La rivelazione choc su Diana Pifferi è stata riportata da Il Giorno nella relazione dell’esame autoptico svolto sul cadavere della bambina. Dagli accertamenti medico legali è emerso che la piccola avesse ingerito delle parti del pannolino che si era strappato e che poi è stato trovato accanto al suo corpo.

Rivelazione choc su Diana Pifferi: Pannolino stomaco

Lo scorso luglio, Diana Pifferi è stata lasciata da sola nell’appartamento di Milano dalla madre. Alessia Pifferi ha trascorso sei giorni in compagnia del fidanzato e al ritorno a casa ha trovato la figlia senza vita. Inutili i soccorsi, Diana Pifferi era morta: la bimba non beveva da giorni, non mangiava ed era chiusa nell’appartamento con le finestre chiuse nell’afa di luglio e senza aria condizionata. Una morte atroce per una bimba di soli 21 mesi.

A mesi di distanza la rivelazione choc su Diana Pifferi. Dall’autopsia, infatti, pare che la piccola, forse in preda alla fame e alla sete, abbia mordicchiato il pannolino che le si era sfilato. Come scrive Il Giorno, infatti, “nello stomaco non aveva brandelli di cuscino, ma di pannolino, quello stesso che si era tolta e che è stato trovato poco distante dal cadaverino”. Poi c’è da chiarire il punto delle benzodiazepine: “Per la Procura, l’esistenza di benzodiazepine, che risulterebbe sui capelli di Diana, è un dato inconfutabile, al punto da anticipare che si tratterebbe di dosi massicce”, si legge sul quotidiano.

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