FRANCESCO È MORTO A SOLI 7 ANNI PER UNA GRAVISSIMA INFEZIONE

Sono tanti i genitori orfani in Italia e nel mondo. Genitori che “sopravvivono” in attesa di ricongiungersi al loro figlio scomparso. Non si danno pace, in un’agonia che dura fino a quando Dio lo vorrà.

Non desiderano altro che porre fine alla loro sofferenza perché la perdita di un figlio, che in tanti definiscono contro natura, è una ferita lacerante, che fa dolore nell’anima.

Più passa il tempo, più lo strazio è forte, ti consuma, ti logora. C’è chi un figlio lo perde in un incidente, chi per malattia, chi perché ucciso, chi per malasanità, chi per gravissimi errori medici.

Sono piaghe, queste ultime, di cui si parla poco ultimamente ma su cui occorre soffermarsi perché sono davvero in tanti coloro che perdono la vita in questo modo.

Questo splendido bambino che vedete in foto, ad esempio, è una delle tante vittime di un gravissimo errore commesso da uno specialista. Vediamo insieme cosa è accaduto.

La storia del piccolo Francesco Bonifazimorto a soli 7 anni, il 27 maggio 2017, in molti la ricorderanno perché tutti coloro che lessero, all’epoca dei fatti, cosa successe al bimbo, rimasero letteralmente increduli, sgomenti. Ci sono due genitori che, da allora (e di anni ne sono passati) continuano a chiedere giustizia e verità.

Implorano, disperatamente, che si vada a fondo su quanto accaduto al loro Francesco. Ma ricostruiamo cosa successe, sino al tragico epilogo. Bonifazi, originario di Cagli, in provincia di Pesaro Urbino, si spense all’ospedale Salesi di Ancona, dopo soli 3 giorni dal suo ricovero. I medici si accorsero, sin da subito, del suo gravissimo quadro clinico, fino a che il cuore del piccolo ha cessato di battere.

Il 7 ottobre 2022, il pm Daniele Paci, tre le aule del Tribunale di Ancona, dove si sta tenendo l’ultima fase del processo ai danni dell’omeopata Massimiliano Mecozzi, 60enne pesarese, accusato di aver sottostimato i sintomi di una gravissima infezione sviluppatati a partire da un’otite, che è stata “curata” con rimedi omeopatici, anziché con farmaci antibiotici, ha richiesto la condanna dell’imputato a 4 anni di reclusione.

Ormai si tratta delle ultime battute di un processo molto complesso e lungo, poiché il 7 ottobre si è aperta la discussione tra le parti, alla presenza dei genitori e dei nonni del piccolo deceduto, tra la deposizione di un atto da parte dell’avvocato Corrado Canafoglia, rappresentante dell’Unione Consumatori, e l’obiezione dell’avvocato difensore di Mecozzi, Fabio Palazzo. La data di emissione della sentenza è stata rinviata al 4 novembre e, quel giorno, si metterà la parola fine a quest’assurda storia che ha gettato l’Italia intera nello sconforto.

L’omeopata avrebbe ripreso ad esercitare la sua professione, per cui la disperazione dei genitori orfani di Francesco Bonifazi è accresciuta dalla rabbia per quanto sta accadendo. Il loro adorato bambino è in una bara dal 2017, su di lui non è ancora stata fatta giustizia, ma il professionista esercita tranquillamente la sua professione. Gli viene imputato l’aver sottostimato il quadro clinico del piccolo Francesco, trascurando i sintomi che avrebbero portato al peggioramento molto veloce del suo stato di salute, sino al decesso. Non ci resta che attendere cosa decideranno il giudici il 4 novembre.

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