BABY SITTER DÀ COCAINA AD UN BIMBO DI SOLI DUE MESI: “ECCO PERCHÈ L’HO FATTO”

Un gesto assolutamente sconsiderato e folle, che ha messo a rischio la vita di un bimbo di appena due mesi. Sta facendo il giro del mondo l’assurda vicenda di questo 30enne che ha avuto la malsana idea di far ingerire ad un neonato della droga. Doveva limitarsi a prendersi cura del piccolo in assenza dei genitori, invece lo ha quasi ucciso.

Sono molteplici le accuse dalle quali dovrà ora difendersi questo ragazzo, sia per il possesso illecito di droga che per avvelenato il neonato. Ad accorgersi del malessere del bambino è stata la madre, che si è subito precipitata in ospedale: ecco come è finita e in che condizioni è il bambino.

L’ACCADUTO

Era il dicembre del 2020, quando Goe Wheeler, un 30enne scozzese totalmente uscito di senno, ha dato della cocaina ad un bambino di appena due mesi. Gli era stato affidato in qualità di babysitter, ma non è stato in grado di prendersi cura di lui. Quando la madre è rientrata a casa si è subito accorta che qualcosa non andava.

Il bambino mostrava evidenti segni di malessere, perciò si è subito preoccupata di portare il piccolo in ospedale. Dai primi esami eseguiti è stata confermata la presenza di cocaina nell’organismo del neonato. Alla fine è riuscito a salvarsi per il rotto della cuffia, i medici hanno fatto il possibile ed ora potrà tornare a casa con sua madre.

Alla luce di questi fatti incresciosi, l’avvocato di Wheeler, Michael O’Neil, ha rilasciato una dichiarazione di colpevolezza e ha ottenuto la liberà vigilata. Il 30enne scozzese non è affatto nuovo a guai con la giustizia, era stato già trovato con un coltello in un locale pubblico, motivo per il quale è stato condannato a svolgere 80 ore di lavoro non retribuito. Alla fine, viste come si sono messe le cose, è riuscita a cavarsela davvero con poco.

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