Tragedia in spiaggia, papà muore per salvare i figli. Il più piccolo non ce la fa, i fratelli in ospedale

Tragedia in mare nel pomeriggio di martedì 16 agosto. Padre e figlio di 6 anni sono morti annegati in mare in località Ischitella di Castel Volturno, in provincia di Caserta. Ricoverato in gravi condizioni un altro figlio di dieci anni, mentre il terzo, di quattordici, è in stato di choc ma sta bene.

La tragedia si è consumata nello specchio d’acqua della spiaggia libera di Ischitella di Castel Volturno. Secondo quanto accertato dalla Guardia Costiera, l’uomo si trovava al mare insieme ai tre figli di 6, 10 e 14 anni e durante il bagno la corrente li ha trascinati lontano dalla riva. Poco dopo i presenti hanno capito che le quattro persone in acqua avevano difficoltà e hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

Tragedia in mare

Tragedia in mare a Castel Volturno, padre e figlio morti annegati

Sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Castel Volturno e i vigili del fuoco dei distaccamenti di Aversa e Mondragone e il nucleo sommozzatori e all’elicottero proveniente da Pontecagnano. Purtroppo a nulla è valso il tempestivo intervento delle squadre di soccorso, per il padre 42enne e il figlio più piccolo, quello di sei anni, non c’è stato niente da fare.

Il padre, quando è arrivato a riva, era già senza vita mentre il figlio di 6 anni è stato trovato in mare. Gli altri due ragazzi, di dieci e quattordici anni, sono stati salvati dai vigili del fuoco e dalla Guardia costiera. Sempre a Castel Volturno, appena due mesi fa, un’altra tragedia in mare, quando Rahhaal Amarri, 42 anni, marocchino conosciuto lungo il litorale casertano come Said, gestore del Lido dei Gabbiani nel vecchio Villaggio Coppola, è morto per salvare due bambini che erano stati trascinati a largo dalla corrente: li aveva visti annaspare in mare e si era tuffato per salvarli ma lui era stato colto da un malore in acqua e non è riuscito a salvarsi.

Dopo la tragedia in mare, il bagnino del luogo aveva tentato il salvataggio, ma era già troppo tardi. “Mi sono buttato in acqua per cercare di salvarlo, era in difficoltà. Si aggrappava a me e mi stava trascinando sotto. Ho dovuto lasciarlo. Quando siamo rientrati il corpo galleggiava, l’abbiamo portato a riva, ma non c’è stato nulla da fare”, aveva raccontato a Repubblica Francesco Pio Russo, il bagnino 20enne che ha poi portato in salvo il secondo bambino con l’aiuto di un pescatore.

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