Choc in spiaggia, bimbo di 4 anni muore sotto gli occhi dei genitori. Soccorsi inutili

Termini Imerese, bimbo di 4 anni annega e muore. Due giugno tragico sulle spiagge siciliane. A perdere la vita Brian Puccio. La tragedia si è consumata nel giro di pochi minuti. Erano da poco passate le 14 quando, per cause ancora da accertare, un gruppo di bagnanti si è accorto che il piccolo era faccia in giù nell’acqua. Immediatamente sono scattati soccorsi con i primi tentativi di rianimarlo in spiaggia prima di trasferirlo all’ospedale Cimino di Termini Imerese in una corsa disperata in auto ma nemmeno questo è servito a salvare la vita al piccolo.

I genitori, che vivono nel quartiere Brancaccio di Palermo, sono stati preso dallo sconforto e dalla rabbia e in ospedale si sono vissuti momenti di tensione. Sul luogo della tragedia e in ospedale sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando su quanto successo. La procura siciliana, informata dei fatti, ha disposto l’autopsia sul corpicino per accertare l’esatta causa di morte.

Termini Imerese bimbo di 4 anni annega e muore

Termini Imerese bimbo di 4 anni annega e muore: lo strazio dei genitori


I carabinieri, intanto stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia sentendo i genitori del bimbo ma anche gli amici di famiglia e tutti gli altri presenti in spiaggia al momento dei fatti e che hanno assistito al dramma e prestato i primi soccorsi. Altri particolari arriveranno dall’autopsia, disposta dal magistrato di turno che sul caso ha aperto un fascicolo di indagine.

Termini Imerese bimbo di 4 anni annega e muore


Una tragedia che ha scosso profondamente tutta la Sicilia. Sempre nelle ore score a Palmi: un uomo di Melicucco è morto sulla spiaggia dell’Ulivarella a Palmi. A stroncarlo un infarto improvviso, mentre l’uomo si trovava con la famiglia. Inutile l’intervento dell’elisoccorso che è atterrato sulla spiaggia attirando l’attenzione dei presenti.

Termini Imerese bimbo di 4 anni annega e muore


La morte cardiaca improvvisa si manifesta con lo svenimento, causato proprio dalla mancanza di ossigeno (anossia) a livello cerebrale. Per capire se un paziente sia deceduto di morte cardiaca improvvisa o di una morte di altra causa, è necessario l’esame autoptico che, tuttavia, viene effettuato solo in una minoranza dei casi.

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