Omicidio Laura Ziliani, un’altra confessione poi la notizia: “Ha annunciato il suicidio”

Svolta nelle indagini sul delitto di Laura Ziliani, dopo la confessione Mirto Milani ha annunciato il suicidio e ora si trova ricoverato in ospedale. La notizia è stata data nella mattinata di giovedì 26 maggio durante la puntata di Mattino 5, il programma condotto da Federica Panicucci e Francesco Vecchi.

Mirto Milani, fidanzato di una delle figlie di Laura Ziliani, ha confessato l’omicidio dell’ex vigilessa di Temù, in provincia di Brescia, avvenuto l’8 maggio del 2021 e ritrovata senza vita l’8 agosto lungo la boscaglia vicino all’argine del fiume Oglio. L’uomo ha ceduto dopo un lungo lungo interrogatorio in carcere, chiesto da lui stesso dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura.

Mirto Milani suicidio laura ziliani

Mirto Milani annuncia suicidio dopo la confessione su Laura Ziliani

In carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere le figlie Silvia, 27 anni e Paola, 19 e Mirto Milani, 27 anni, laureato in psicologia, residente nella bergamasca, il fidanzato di Silvia che aveva una relazione anche con l’altra figlia minore di Laura Ziliani. Milani – fidanzato della primogenita di Laura Ziliani – è in carcere dal 24 settembre scorso e nella serata di mercoledì 25 maggio ha confessato l’omicidio di Laura Ziliani.

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Anche due delle tre figlie dell’ex vigilessa di Temù si trovano in carcere e hanno chiesto di essere interrogate. Secondo quanto riportato a Mattino 5, anche Silvia Zani ha confessato l’omicidio della madre e a breve anche la sorella Paola sarà interrogata. Come riporta il Giornale di Brescia, Mirto Milani non avrebbe scaricato le responsabilità sulle sorelle Zani, ma avrebbe confermato che avrebbero sempre agito tutti insieme, proprio come avevano ipotizzato gli inquirenti. Come riportato in esclusiva da Mattino 5, dopo la confessione dell’omicidio, Mirto Milani ha annunciato il suicidio “Voglio farla finita” e ora si trova piantonato in ospedale.

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I tre sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Gli inquirenti sono arrivati a loro dopo mesi e mesi di indagini serrate. Secondo i magistrati i tre giovani avrebbero mostrato “efficienza criminale” e non “comune freddezza” nel sopprimere Laura Ziliani (è stata drogata e soffocata) e avrebbero agito per impossessarsi del patrimonio della donna; patrimonio stimato fra i 3 milioni e i 3 milioni e mezzo di euro.

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