“Carla è morta troppo giovane”. Dopo la festa si riposa sul parapetto, poi la scoperta choc degli amici

È precipitata da un’altezza di tredici metri e per lei non c’è stato niente da fare. Così è morta Carla Lallai, 29enne trovata senza vita sotto un capannone a Predda Niedda, in provincia di Sassari, dove nella serata tra il 26 e 27 febbraio si è svolta una festa.

La 29enne, originaria di Muravera, si è addormentata sul cornicione di un alto muro ed è precipitata morendo sul colpo ma si attendono gli esiti delle indagini dell’inchiesta aperta dalla procura di Sassari, agli ordini della pm Enrica Angioni.

Precipita muro morta Carla Lallai

Precipita da 13 metri e muore dopo il rave, morta Carla Lallai

Il suo corpo è stato scoperto da alcuni amici intorno le 13. Sul posto i carabinieri che indagano sull’accaduto. Secondo una prima ricostruzione gli amici che si trovavano con lei non si sono accorti di nulla, fino a quando, non vedendola più, si sono affacciati oltre il parapetto scorgendo il suo corpo a terra, nel piazzale sottostante, 12 metri più in basso, sulla strada 14.00:00/00:00

Precipita muro morta Carla Lallai

Sul posto sono immediatamente intervenuti gli operatori del 118, ma purtroppo per Carla Lallai ogni tentativo di salvarle la vita è stato inutile. Saranno i risultati dell’autopsia e le immagini del sistema di videosorveglianza di alcuni locali adiacenti al capannone a fornire ulteriori elementi. Carla Lallai lascia un fratello, Claudio, anche lui artista e i genitori.

Carla Lallai era originaria di Muravera, in provincia di Cagliari: “Spirito libero e indipendente — la ricorda un’amica — e fin da ragazzina grande attitudine per l’arte”. Creava oggetti di artigianato sardo, come delle maschere, ma realizzava anche pannelli e murales: “Non sono stanziale — raccontava — e mi piace girovagare da un posto all’altro”.

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