Cambio dell’ora, in Italia si potrebbe andare verso l’abolizione

Ogni anno tutti noi dobbiamo mettere mano alle lancette dell’orologio due volte l’anno. In primavera, ovvero solitamente attorno alla fine di marzo, e poi in autunno, a ottobre. Ma presto le cose potrebbe cambiare, e in meglio, perchè già diversi Paesi europei stanno pensando di abolire il cambo dell’ora, lasciando appunto quella legale, che consente di avere più ore di luce durante il giorni, ma anche alle persone di risparmiare sui costi dell’energia elettrica. 

In Francia e Germania in questi mesi ci sono state anche delle consultazioni popolari per cercare di abolire il cambio orario. C’è comunque una disputa tra i Paesi del Nord e Sud Europa, come la Svezia, dove ad esempio il sole tramonta alle 22:06 a Giugno, mentre al Sud, prendiamo il caso di Roma, e quindi l’Italia, quest’ultimo tramonta alle 20:48. Per ovviare a ciò appunto si sta pensando di abolire il cambio orario. La posizione definitiva dell’Italia su questo punto però non è ancora arrivata. 

Cambio il 26 marzo 2022

Gli italiani dovranno mettere le lancette nuovamente in avanti il giono 26 marzo. Da quel giorno si avranno a disposizione man mano più ore di luce fino ad arrivare all’estate. Come si sta notando in questo periodo con l’arrivo di marzo e la progressiva fine dell’inverno i giorni cominciano a diventare più lunghi. 

Più ore di luce vuol dire anche meno emissioni di Co2. Lo confermano i dati in possesso di Terna, che ha rilevato come quando sia in vigore l’ora legali in Italia si risparmiano 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora, per una diminuzione dei consumi in termini di euro pari a 1 miliardo e 545 milioni.

Insomma eliminare l’ora solare e facendo restare quella legale si risparmierebbero anche bei soldini. Non solo: avendo più ore a disposizione durante la giornata diminuisce lo stress e non ci si deve adattare ogni volta all’ora in meno o in più. Vedremo cosa deciderà in merito il nostro Paese. 

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