Lamberto Sposini, l’annuncio improvviso: è successo a 2 giorni dal suo 70esimo compleanno

L’amicizia tra Massimo Giletti e Lamberto Sposini è un legame che dura da anni, nato sul posto di lavoro e rafforzatosi nel tempo, come racconta in una breve intervista il conduttore di “Non è l’Arena” all’Adnkronos, in occasione del 70esimo compleanno dell’ex giornalista di Rai1, il 18 febbraio: “Andrò a Milano per abbracciarlo, a vivere una giornata con lui. Mi aspetta ogni volta, lo sento”, ha dichiarato il volto di La7.

Un’amicizia costruita negli anni

Un sodalizio che nel tempo ha trovato la sua forza e nato per amore di un lavoro comune, ma non solo: “Ci lega la passione per la Juventus, l’amore per l’arte contemporanea. Una volta andammo insieme a Londra alla Tate Gallery per visitare mostre ed esposizioni” ha raccontato Giletti all’agenzia di stampa per poi aggiungere:

La nostra amicizia si basava su uno scambio continuo, ci sentivano quasi tutti i giorni  Si è consolidata dopo un momento difficile nella sua lunga carriera in Rai. Era stato allontanato ed io intervenni con l’allora direttore Fabrizio del Noce. Ritornò alla conduzione della ‘Vita in diretta’.

Lamberto Sposini sostenuto dalla sua famiglia

Il 29 aprile 2011 è stato per Lamberto Sposini un giorno che ha cambiato per sempre la sua vita. Prima di iniziare una nuova puntata de La vita in diretta, nella quale si raccontava momento per momento il matrimonio del Principe William e Kate Middleton, il giornalista è stato colpito da un ictus seguito da un’emorragia cerebrale.

Soccorso nell’immediato e operato d’urgenza, da quel giorno di ormai undici anni fa, non è più tornato in televisione, ma non è mai stato dimenticato dai suoi colleghi. La sua famiglia, in questo lungo periodo, è stata la fonte della sua forza, come rivela Giletti:

Lamberto non è stato mai abbandonato. La sua ex moglie Sabina Donadio, madre della seconda figlia, sta facendo un lavoro straordinario. Lo sostiene, gli sta vicino, lo accudisce. La sua vita è stata completamente stravolta dalla malattia di Lamberto e da questi anni di dolore. Un esempio di devozione e amore. Andrò a Milano anche per ringraziarla personalmente.

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