“È morta per il ragno violino”. Cristina, 45 anni, non ce l’ha fatta dopo mesi di cure

Comunità in lutto per la dolorosa perdita della donna di 45 anni. Il cuore di Cristina Calzoni ha smesso per sempre di battere e solo l’autopsia riuscirà a fornire alcune risposte sulla sua morte. Una donna stimata e benvoluta da tutti, attiva nel Coro Città di Gabicce e compagna del maestro Gilberto Del Chierico. La storia di Cristina è stata raccontata da Floriana Mancini per il Corriere Adriatico.

Quale connessione tra la morte di Cristina e il morso del ragno? La donna si trovava a Vigna del Mar quando, lo scorso agosto, è stata morsa da un ragno violini. Tante le visite mediche e svariate le terapie, anche presso il centro antiveleni di Bologna. Ma per Cristina, purtroppo, non era finita lì. Infatti a distanza di mesi, un secondo morso di un ragno.

Cristina Calzoni morta 45 anni morso ragno

Questa volta, per Cristina, non è stato per nulla facile. Le conseguenze del secondo morso si sono da subito evidenziate sotto forma di un enorme gonfiore che ha poi fatto decidere i medici di procedere anche attraverso un intervento chirurgico per ridurre il danno, in ultimo anche l’insorgere di una sciatica.

Cristina Calzoni morta 45 anni morso ragno

Per Cristina le condizioni di salute sono andate via via peggiorando, fino alla morte avvenuto lo scorso venerdì. Non riesce a darsi pace il compagno della donna, e neanche gli amici che hanno sempre nutrito per Cristina un profondo affetto. Perché Cristina è riuscita a farsi sempre voler bene da tutti. Paolo Amadei e sua moglie, titolari dell’hotel Aurora in cui Cristina lavorava l’estate, la ricordano così.

Cristina Calzoni morta 45 anni morso ragno
Cristina Calzoni morta 45 anni morso ragno

“Avremmo dovuto vederci sabato per una pizza, lei si faceva amare perché era sempre solare, sorridente e attiva, anche in questo periodo così difficile, in cui non faceva altro che vedere medici e specialisti”. Parole di dolore anche da parte del primo cittadino di Gabicce Mare, Domenico Pascuzzi: “La morte a volte è difficile da comprendere, perché poi lascia dietro di sé un vuoto incolmabile. E così sarà per l’amico Gilberto, per tutti i tuoi cari e per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerti”.

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