Tragedia in Italia “Papi” si è suicidato in diretta Facebook

Papi l’Americano 49 anni — si è tolto la vita impiccandosi a un albero in un campo, a poca distanza dalla tenda in cui viveva da circa sei mesi, non lontano dall’autostrada Milano-Napoli. Ma a far discutere sono le terribili circostanze legate all’estremo gesto e al suo ritrovamento. #FOTO A FINE ARTICOLO

Raccontano alcuni utenti Facebook che l’uomo, finito ai margini della società dopo aver perso lavoro, casa e salute (aveva avuto un ictus anni fa), si sarebbe ripreso con lo smartphone e avrebbe realizzato una diretta su Facebook della sua morte.È stata una sua conoscente ad avvertire i carabinieri della stazione di Lodi Vecchio. 

«Ho visto la scena in diretta social — racconta la donna — e ho chiamato immediatamente il 112. Ho cercato anche di dare loro indicazioni abbastanza precise su dove di norma lui viveva, in un campo non lontano dall’autostrada. Purtroppo non sono arrivati in tempo, il luogo è difficile da raggiungere». Trovato poco dopo le 19, l’uomo era già senza vita. Gli stessi carabinieri, usciti in forze per cercare di scongiurare il gesto estremo, hanno trovato la telecamera dello smartphone ancora accesa.

Vittorio Miolla era molto conosciuto in paese. Anni fa lavorava per un’importante azienda chimica del territorio, poi in seguito a un ictus aveva perso il lavoro. Infine, in seguito alla separazione, aveva perso anche la casa. Da sei mesi viveva in una tenda nelle campagne di Lodi Vecchio. «Si faceva chiamare Papi l’Americano — dicono i suoi conoscenti — ed era un fan di Vasco Rossi. Ogni tanto nei locali del paese prendeva il microfono in mano e cantava per i clienti». 

Aveva anche un canale YouTube dove negli anni scorsi aveva postato alcune sue esibizioni.Dalla tenda, ogni mattina «registrava una diretta in cui raccontava la sua vita, all’ora del caffè», racconta una conoscente. La situazione era precipitata nelle ultime settimane con l’arrivo dell’autunno. Miolla viveva con il solo reddito di cittadinanza, che tuttavia gli era servito per pagare un po’ di debiti pregressi. Come la camera d’albergo dove aveva soggiornato per un po’. 

I servizi sociali del Comune avevano cercato di aiutarlo, trovando una soluzione in case di accoglienza o alloggi protetti. Ma lui aveva rifiutato. Nei giorni scorsi aveva registrato una «diretta» in cui annunciava di volerla fare finita. «Un’altra notte al freddo non la passo». Poi la situazione sembrava essere migliorata. Dopo un incontro con il Comune erano saltati fuori un posto letto in un dormitorio a Lodi e un lavoretto per guadagnare qualche euro. «Sembrava più sereno», conclude la conoscente. Venerdì, invece, la situazione è precipitata.

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