2 casi di mucca pazza. “Stop alle vendite”, torna il terrore

Torna l’allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell’Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile – il più grande esportatore di carne bovina al mondo – sono state infatti sospese le vendite verso la Cina, il cliente principale del Paese. Lo stop, come spiega ilfattoalimentare.it, è dovuto a due casi confermati di mucca pazza “atipica”.

Lo stop, per gli allevatori brasiliani, è un durissimo colpo: Cina e Hong Kong, infatti, acquistano più della metà delle esportazioni di carne bovina proprio dal Brasile.

Per la precisione, i casi di mucca pazza atipica sono stati identificati negli stabilimenti situati negli stati del Mato Grosso e del Minas Gerais, così come ha spiegato il ministro dell’Agricoltura brasiliano, il quale ha rimarcato come si tratti rispettivamente del quarto e quinto episodio relativo alla malattia negli ultimi 23 anni.

Stando a quanto viene rilanciato dall’agenzia di stampa Reuters, lo stesso ministro ha sottolineato come “la malattia della mucca pazza atipica si sviluppa spontaneamente e non è correlata al consumo di cibi contaminati.

Il Brasile non ha mai avuto un caso classico di morbo della mucca pazza”. Sempre secondo Reuters, i due episodi  sono stati confermati dopo avere invito i campioni per farli analizzare nel laboratorio dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (Ore) ad Alberta, in Canada.

Il governo del Brasile ha poi chiarito che non vi è alcun rischio per la salute degli uomini e degli animali: la speranza è che lo stop, per i motivi spiegati in precedenza, venga revocato al più presto.

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