“Hanno fatto una boiata”. Denise Pipitone, l’incredibile caso dell’intercettazione. Gianluigi Nuzzi incredulo

Una ventina di giorni fa Piera Maggio aveva diffidato la trasmissione Quarto Grado dal trattare ulteriormente il caso di Denise Pipitone. Lo aveva fatto attraverso un lungo posto sui social. “Signor Nuzzi, ma a lei pare onesto il comportamento schifoso usato nei miei confronti dal suo collega Abbate, nei miei confronti? E lei che lo fa parlare con tutta tranquillità – ha spiegato la mamma di Denise Pipitone – Ma come vi sentite a far denigrare una madre a cui le è stata rapita una bambina, cercando di giustificare la violenza”.

E ancora: “Ma cosa ne sapete di me, ma come vi permettete a giudicarmi e a farmi giudicare pubblicamente senza sapere. Ma secondo il suo parere di padre e di genitore, se questo venisse fatto ad una persona a lei cara, lei lo accetterebbe? Tutto questo è di uno squallore vergognoso. Non sapete nulla realmente della mia vita e mi fate passare per una donna frivola leggera e senza sentimenti. Vergogna no? Cordiali saluti Piera Maggio. Vergogna Adesso basta”. Ma la mamma di Denise Pipitone non si era fermata. Nonostante la diffida nella serata di venerdì 25 giugno Gianluigi Nuzzi ha parlato di Denise Pipitone replicando a Piera Maggio.

“Noi di Quarto Grado abbiamo un patto con voi del pubblico. Questo patto ha una regola: la notizia prima di tutto. E cosa vuol dire? – ha detto Nuzzi – Significa che noi non nascondiamo nulla, rispettiamo tutti e non abbiamo la presunzione di risolvere i casi. Possiamo avere un ruolo di stimolo delle indagini, raccontando tutto quello che succede”.

E venerdì 9 luglio il programma ha mandato in onda alcuni stralci del processo a carico di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, assolta dall’accusa di rapimento. Come ricostruisce Il Tempo, nel servizio lanciato poco prima, si ascoltano le voci dell’avvocato Giacomo Frazzita intento a interrogare uno dei principali inquirenti incaricato di registrare le intercettazioni. Nella fattispecie si parla delle conversazioni riprese dalla cimice del motorino di Jessica Pulizzi, nell’audio si sente: “Vai a prendere Denise”, “Ma dove la devo portare?”, “Fuori”. Poi Jessica e Alice Pulizzi salgono a casa.

Durante il processo viene sentito anche l’ispettore della squadra mobile, allora responsabile della sala intercettazioni. Frazzita chiede all’inquirente specifiche sulla conversazione avvenuta successivamente a quella registrata dalla cimice sul motorino. “Io ho detto che non è stata registrata – risponde l’ispettore- io ho detto quello che so io. Non esiste un documento cartaceo che attesta la conversazione tra Jessica e Alice”. Quindi gli inquirenti avrebbero ascoltato la conversazione tra Jessica e Alice Pulizzi senza trascrivere niente. “Sono veramente allibito”, ha commentato Gianluigi Nuzzi in studio.

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