Covid, addio a Mario. È la più giovane vittima in Italia, aveva solo 14 anni

Sono 1.325 i nuovi contagi da coronavirus in Italia oggi, 17 giugno, secondo i dati regione per regione del bollettino della Protezione Civile. Da ieri registrati altri 37 morti, che portano a 127.190 il totale dei decessi nel Paese dall’inizio della pandemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 200.315 tamponi, l’indice di positività è 0,7%. Calano ancora i pazienti in terapia intensiva: sono 444 (-37 da ieri).

Ma è di oggi la notizia della morte della più giovane vittima del Covid in Italia. Si tratta di Mario Ruocco il ragazzino di 14 anni, originario di Sant’Egidio del Monte Albino, nella provincia di Salerno, morto di Covid a Modena dopo tre mesi di ricovero. Il giovane aveva contratto una forma particolarmente aggressiva del virus e nonostante la negativizzazione del tampone le sue condizioni non erano migliorate. Mario Ruocco è rimasto ricoverato nel nosocomio del centro emiliano per tre mesi e oggi il suo cuore ha smesso di battere.

A dare l’addio a Mario, che con il papà Antonio e la mamma Olga viveva in Emilia-Romagna, è stato il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, comune in provincia di Salerno di cui sono originari i genitori.

“Care concittadine e cari concittadini, pochi minuti fa ho appreso la terribile notizia della morte, a Modena, di un ragazzo di appena 14 anni, la cui famiglia è originaria di Sant’Egidio del Monte Albino. Si tratta del giovanissimo Mario Ruocco. Mario – ha scritto il primo cittadino su Facebook – si è ammalato di Covid. Ha superato l’infezione, lottando come un leone per 90 giorni, ma non è riuscito, sebbene si fosse negativizzato, a superare le drammatiche conseguenze della malattia sugli organi interni”.

Poi il messaggio di vicinanza ai genitori di Mario Ruocco: “In questo momento di dolore inconsolabile, voglio pubblicamente esprimere a papà Antonio e mamma Olga la vicinanza commossa dell’intera comunità di Sant’Egidio. Condoglianze che naturalmente estendo a tutta la famiglia, in particolare al nonno Mario Ruocco e alla nonna Antonietta Marcone, nostri cari concittadini”.

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