“Niente mascherine all’aperto”. Ora c’è la data

Da oggi gran parte del Paese è in zona bianca grazie al decremento dei casi in pressoché tutte le regioni d’Italia. La zona bianca è sinonimo di restrizioni minime e, soprattutto, di libertà assoluta di movimento senza limiti orari. Caduto il coprifuoco e riaperte tutte le attività, restano da rispettare solo gli obblighi di distanziamento e di indossare la mascherina anche all’aperto. Ma anche quest’ultima imposizione potrebbe ben presto cadere per fare un ulteriore passo in avanti verso la fine del tunnel pandemico. È quanto dichiarato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) alla luce degli ultimi dati epidemiologici.

“Credo che entro fine mese si possa ragionare sullo stop all’obbligo della mascherina all’aperto. Sono ottimista, soprattutto in quelle tegioni in zona bianca dove i casi sono davvero pochi”, ha dichiarato Anelli all’Adnkronos. Il medico, quindi, ha aggiunto che “c’è un miglioramento epidemiologico evidente e siamo in una fase in cui abbiamo un abbattimento della mortalità dei nuovi casi”. Poter tornare a passeggiare per le città senza mascherina, anche a livello psicologico, rappresenterà il superamento di un ostacolo importantissimo nel ritorno alla normalità per il Paese. L’Italia vorrebbe accodarsi a quanto deciso dalla Francia, dove dal 30 giugno si potrà circolare all’aperto senza mascherine.

Tuttavia, non tutti sono concordi con Filippo Anelli e c’è chi smorza gli entusiasmi. Uno è Francesco Menichetti, virologo e primario di malattie infettive dell’ospedale di Pisa, che con l’Adnkronos ha morso il freno in tal senso, spostando in avanti l’abbattimento dell’obbligo di mascherina. “Io l’obbligo di mascherina non lo rimuoverei. Non sarei favorevole alla rimozione, poi decideranno le autorità”, ha affermato il virologo. Fracesco Menichetti, quindi, ha specificato: “È possibile all’aperto tra vaccinati, tra chi ha il certificato verde ed è distanziato. Questo è accettabile e logico. Potrei toglierla una volta che sono all’aperto al mare, però toglierle come abitudine io aspetterei”.

Per Francesco Menichetti “l’abitudine della mascherina è qualcosa a cui non rinuncerei. Per me il momento in cui uno potrebbe rimuoverla è quando si riaprono le scuole in presenza, a settembre-ottobre, il che vuol dire che hai vinto la battaglia. La spada conclude la deponi quando la battaglia è definitivamente conclusa, non quando sei ancora in tenzone”. Dello stesso avviso di Menichetti è l’infettivologo Stefano Vella, docente di Salute globale all’università Cattolica di Roma ed ex presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa. “La mascherina va portate sempre dietro. Poi se si è soli, immagino al mare o in un bosco, è chiaro che si può togliere. Ma se eliminiamo troppo presto l’obbligo, c’è il rischio che nessuno la indossi più. Vedo già oggi molti che non la portano”, ha detto il medico.

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