“Ho dovuto farlo”. Tentata rapina a Cuneo, le prime parole del gioielliere che ha ucciso due rapinatori

Nel corso della tentata rapina a Cuneo di ieri, “quella che è accaduta è una tragedia e come tale il mio cliente la sta vivendo, è molto provato e molto scosso”. Così all’Adnkronos Stefano Campanello, legale del gioielliere che a Grinzane Cavour ha sparato durante un tentativo di rapina che si è conclusa con la morte di due rapinatori. “Il mio cliente si è trovato in una situazione drammatica in cui ha dovuto scegliere tra la sopravvivenza sua e dei suoi familiari e quanto è accaduto”, ha aggiunto l’avvocato. A quanto si apprende, il gioielliere avrebbe ricevuto un avviso di garanzia per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa.

E’ stato intanto sottoposto a fermo e accusato di tentata rapina il 34enne di Alba, terzo rapinatore. L’uomo che, pur ferito, si era dato alla fuga è stato rintracciato nella notte. Intanto, sulla base di una prima ricostruzione dell’accaduto, due persone, seguite poi da una terza, sarebbero entrate nella gioielleria e con un coltello ed una pistola, poi risultata finta e priva del tappo rosso, avrebbero minacciato di morte il titolare, la moglie e la figlia, l’una colpita da un pugno e l’altra immobilizzata con fascette di elettricista, facendosi consegnare numerosi gioielli.

Al tentativo di appropriarsi anche del denaro in cassa il titolare avrebbe quindi reagito sparando colpi con pistola legittimamente detenuta. “Gli approfondimenti investigativi proseguono al fine di chiarire l’esatta dinamica degli eventi dando il massimo delle garanzie di partecipazione alle indagini a tutte le parti coinvolte”. Lo sottolinea in una nota il procuratore di Asti, Alberto Perduca, che coordina le indagini.

Intanto, sono stati ascoltati da pm e carabinieri il gioielliere, la moglie e la figlia insieme ai testimoni dell’accaduto mentre sono in corso di acquisizione le immagini delle videocamere funzionanti nell’area. Nelle prossime ore verrà dato incarico di consulenza autoptica e balistica. Intanto Mario Roggero, il gioielliere, ha parlato ai microfoni del Tg1: “Non provo niente. Mi spiace sia successo un fatto così, è molto brutto, ma o io o loro”, le sue parole.

“Con la mano destra ho aperto la cassa, con la sinistra il cassetto in cui sapevo che c’era la mia arma – racconta l’uomo – e simultaneamente ci siamo trovati uno puntato contro l’altro. Ho dovuto… poi sono scappati”. Numerosi gli attestati di solidarietà che in queste ore stanno arrivando al gioielliere, che vive ad Alba, sui social, tra cui quello dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Alba, Marco Marcarino (Lega) ha lanciato l’hashtag #iostoconroggero.

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