Variante indiana Covid, Pfizer-Biontech: “Fiduciosi che il nostro vaccino sia efficace”

Lo scienziato a capo della biotech tedesca, Ugur Sahin, che ha messo a punto il vaccino con Pfizer, ha spiegato di essere molto fiducioso sull’efficacia del siero contro la variante indiana del Covid.

Pfizer, variante indiana: l’efficacia

I test sono in corso, ma abbiamo fiducia che il virus non riesca a sfuggire all’immunizzazione.

In Europa immunità di gregge a luglio o agosto” ha spiegato Ugur Sahin. Lo scienziato, che ha fondato e dirige Biontech, biotech tedesca che ha messo a punto il vaccino insieme a Pfizer, ha spiegato di essere “fiducioso“. Il loro vaccino dovrebbe essere efficace anche contro la variante indiana. Sahin ha spiegato che i test di laboratorio sono ancora in corso, ma “la variante indiana presenta delle mutazioni che abbiamo già studiato e contro le quali il nostro vaccino ha dimostrato di funzionare.

Questo è alla base della nostria fiducia”.

Lo scienziato ha parlato nel corso di una conferenza stampa e ha espresso non poco ottimismo circa i risultati dei test che attualmente sono in corso. Ha aggiunto, inoltre, che il vaccino Pfizer-BioNTech potrebbe essere autorizzato anche in Cina, al massimo a giugno.

Pfizer, variante indiana: le parole dello scienziato

L’Europa raggiungerà l’immunità di gregge a luglio, al più tardi agosto” ha spiegato Sahin.

La vaccinazione per quel mese dovrebbe toccare circa il 70% della popolazione. Al momento la biotech sta studiando la sicurezza del vaccino anche sui bambini, ma ha sottolineato che la vaccinazione potrà essere raccomandata anche ai più piccoli solo quando si avranno dei dati completi.

Pe quanto riguarda la durata della protezione, lo scienziato ha spiegato che servono ulteriori richiami. “I dati sui vaccinati ci mostrano che la risposta immunitaria scende con il tempo. Una terza dose sarà probabilmente necessaria fra 9 e 12 mesi dopo la prima, e ancora periodicamente ogni 12-18 mesi” ha spiegato. La decisione di somministrare la terza dose sembra essere quasi certa, per cui tutti coloro che hanno fatto le prime due dovranno attendere anche la terza.

Pfizer, variante indiana: la situazione

La variante indiana è stata individuata in almeno 17 Paesi in tutto il mondo, tra cui anche l’Italia. A rivelarlo è stata l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel bollettino settimanale sulla pandemia. La mutazione del virus sta mettendo a dura prova l’India, ma è stata rilevata in molti altri Paesi. Quelli con cui è stata individuate con più frequenza sono India, Stati Uniti, Regno Unito e Singapore, ma ci sono anche Belgio, Svizzera, Grecia e Italia.

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