Nicola Morra, gli insulti a Jole Santelli: indagato per diffamazione, evoca un complotto

Nicola Morra è finito al centro di un’indagine della Procura di Cosenza per il reato di diffamazione aggravata e continuata. Un atto dovuto, dato che le sorelle di Jole Santelli lo avevano querelato dopo le frasi che il senatore grillino aveva speso sulla governatrice della Calabria, venuta a mancare lo scorso novembre a causa di un male incurabile. In quella circostanza, infatti, Morra aveva usato delle parole piuttosto pesanti, che avevano urtato la sensibilità dei familiari della Santelli e non solo. 

“Era noto a tutti che fosse una grave malata oncologica. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia”, aveva dichiarato il senatore del M5s, che adesso è arrivato addirittura ad evocare complotti per essere diventato un indagato da parte della Procura di Cosenza. A far storcere il naso al presidente della commissione antimafia è il fatto che tale notizia sia arrivata due giorni dopo quella sull’imminente audizione in commissione dell’ex magistrato Luca Palamara. 

“Un caso? Forse, chi lo sa – ha dichiarato in un intervenuto su Facebook – ne risponderò se ho sbagliato, altrimenti tutto verrà archiviato”. Poi Morra ha ribadito che provvederà a segnalare la notizia “secondo le regole del Movimento a chi di dovere, ai probiviri, al garante” e procederà “tranquillamente perché, se ho sbagliato, dovrò rispondere dei miei errori. Se invece non ho sbagliato, come penso, tutto dovrà essere archiviato”. 

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