Matteo Renzi “ha deciso di rompere”, niente accordo: salta Giuseppe Conte? Indiscrezioni sul “verbale taroccato”

Nessuna intesa. Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza impegnate al tavolo del cronoprogramma, non c’è intesa sul verbale che dovrebbe chiudere il tavolo sul programma dopo due giorni di lavori. Nel dettaglio Italia viva, che aveva chiesto un documento con cronoprogramma, avrebbe poi detto sì alla scelta di redigere un verbale di fine riunione ma avrebbero lamentato, dopo aver letto il testo, che non rispecchiava le differenti posizioni emerse al tavolo nel corso di questi due giorni di fuoco. Insomma, per i renziani si tratterebbe di una sorta di verbale “taroccato”, risistemato ad-hoc, per fingere che ci sia un accordo. Insomma, la farsa continua. Come possono, questi, trovare un accordo per un nuovo governo?

Ma non è tutto, a strettissimo giro di posta si apprende che “Matteo Renzi ha deciso di rompere”. La conferma arriva da fonti di maggioranza che affermano che “Italia Viva ha detto no a tutto”. Scontro sul programma e sui ministri, con il rifiuto delle altre forze di maggioranza a concedere dei ministeri a Italia Viva, compreso il ritorno di Teresa Bellanova. Insomma, Roberto Fico dovrebbe salire al Quirinale per comunicare il fallimento della trattativa.

Fico, il cui mandato esplorativo è in scadenza oggi e che in serata riferirà a Sergio Mattarella pochi secondi prima delle 18 è entrato nella sala della Lupa dove i rappresentanti della possibile maggioranza hanno completato un verbale dei loro incontri. Proprio il verbale “incriminato”. Insomma, l’accordo sembra non esserci e, come è noto, oggi uno dei nodi principali è stato quello relativo alla Giustizia, con le riforme in tal senso e, soprattutto, con l’avvicendamento di Alfonso Bonafede, che in primis Matteo Renzi non vuole più vedere sulla poltrona di Guardasigilli.

Nel frattempo, contro il M5s è piovuto l’addio di Emilio Carelli, che lascia il gruppo alla Camera del partito, affermando che i grillini “hanno perso la loro anima”. Carelli, ha poi aggiunto che “a quel che mi risulta, ora lo scontro è sui ministri”. Insomma, al tavolo del cronoprogramma è lite sulle poltrone. Sempre più lontano, insomma, il “ter” di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Avanza l’ipotesi del cosiddetto “governo dei migliori”. 

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