Psicosi da Covid, a Napoli nessuno soccorre una donna svenuta per strada

Una donna anziana accusa dolori al petto, tossisce e cade svenuta accasciandosi al suolo, di fronte a una piccola folla che si tiene a debita distanza. Solo un giovane si ferma ad aiutarla e si avvicina per accertarsi delle sue condizioni, prima di chiamare il 118. Da lontano, i presenti gli intimano di fare attenzione perché «c’è il Covid». E’ successo il 20 dicembre a Fuorigrotta, in via Terracina, ma avrebbe potuto succedere ovunque.

Italia, 2020: decisamente non ne usciremo migliori e decisamente non andrà tutto bene se la paura ingenerata dai racconti dell’orrore diffusi da media, politici e tecnici ha reso molti dei nostri connazionali talmente aridi e terrorizzati da rimanere a distanza di metri osservando, senza intervenire, una donna anziana svenuta. Per timore del contagio.

Solo un giovane soccorre la donna svenuta

Il soccorritore della donna si chiama Stefano Branciforte, un giovane giornalista che in quel momento stava tornando a casa a bordo della propria auto. Sceso dal veicolo per soccorrere la donna e chiamare l’ambulanza, è stato messo in guardia dai presenti: l’anziana poteva avere il Covid, meglio non avvicinarsi. 

Lo sfogo su Facebook

Ha affidato il suo sfogo a un post su Facebook: «Questa sera ho soccorso una donna. Era accasciata a terra, con una mano al petto che rantolava: “non riesco a respirare”», denuncia il giornalista. «Mi abbasso verso di lei mentre digito il numero del 118 sul cellulare, cercando di rassicurarla: “Signora, l’ambulanza sta arrivando. Non si sforzi”».

Tutti hanno paura della donna svenuta

All’improvviso, Branciforte viene raggiunto dalle urla dei testimoni della scena, che si tengono ben distanti alle sue spalle: «“La signora tossisce! C’è il Covid! Allontanati!”. Sono rimasto credo a fissarli per qualche secondo, senza parole, basito. Non credevo alle mie orecchie», prosegue. «Mi fate schifo. Mi volto verso la signora e in quei minuti d’attesa, che son sembrate ore, solo una domanda mi ronzava in testa: Umanità, dove sei finita?».Cristina Gauri

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