Orban non cede agli Lgbt. “Divieto di adozione per trans e gay”. L’Ungheria cambia la Costituzione

L’Ungheria approva una riforma della propria Costituzione che sancisce il riconoscimento della famiglia in termini legali solo se formata da vincoli di natura eterosessuale. L’adozione di minori, quindi, sarà consentita quindi solo a una coppia formata da donna e uomo. Con l’approvazione dell’emendamento alla Costituzione, l’Ungheria ha di fatto vietato il cambio di sesso, decretando che il genere di una persona è stabilito alla nascita e non è modificabile. 

L’educazione sarà basata su valori cristiani

Non solo: il cambio di Costituzione stabilisce che in Ungheria l’educazione dei bambini sarà improntata ad elementi naturali e genericamente definibili come conservatori, secondo le linee guida indicate dal Premier Viktor Orbàn che guida il governo di maggioranza. «L’Ungheria protegge il diritto dei bambini all’identità sessuale con la quale sono nati e garantisce un’educazione corrispondente ai valori che sono alla base dell’identità costituzionale e alla cultura cristiana dell’Ungheria», si legge nel testo dell’emendamento.

L’Ungheria riforma la Costituzione per proteggere i bambini

La riforma ha avuto una ampia maggioranza in Parlamento, essendo passata con 123 voti a favore, 45 contro e 5 astenuti. Si tratta, in termini normativi, dell’approvazione del nono emendamento della legge fondamentale, la carta costituzionale ungherese. «Il nostro obiettivo è proteggere i bambini, non discriminare gruppi», ha dichiarato il ministro della Giustizia, Judit Varga.

Il ministro della Famiglia, Kátálin Novak, poche ore prima della votazione aveva tenuto un discorso nel quale asseriva che le donne devono cessare di rincorrere il mito del successo maschile ed evitare di preoccuparsi di guadagnare in termini salariali quanto gli uomini; piuttosto, dovrebbero invece occuparsi prioritariamente di procreare, di svolgere in modo onorevole la funzione di madre e tornare ad essere motore propulsivo della famiglia tradizionale.

I progressisti impazziscono

Asserzioni che hanno mandato su tutte le furie i paladini del politicamente corretto, secondo i quali la riaffermazione di un canone di logica naturale diventa una provocazione intollerabile. Sul piede di guerra il mondo politicamente corretto e Lgbt con Amnesty International e varie Ong che hanno parlato di una «giornata nera per l’eguaglianza di genere». Il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, citato dalle agenzie Agi ed Efe, asserisce infatti che in questo modo «arriva la consacrazione dello stigma e della discriminazione ai danni delle persone omosessuali, transgender e intersessuali».

L’effetto pratico del nuovo emendamento costituzionale è principalmente il divieto di permettere adozioni da parte di coppie o omosessuali o transgender. Sarà da vedere quindi la posizione assunta dall’Unione europea, se cioè questa riforma possa essere ritenuta compatibile con i valori fondanti dell’Unione stessa; d’altronde è ancora molto forte e vigoroso il dibattito sullo stato di diritto e sulle «democrazie illiberali», con una accesa polemica tra l’Unione e Polonia e Ungheria che ha come perno centrale il dibattito sulla condizionalità che lega l’erogazione dei fondi del Recovery fund al rispetto dello Stato di diritto.

Cristina Gauri

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