Covid, quasi il doppio dei morti di ieri: 846. E l’Ema accelera sul vaccino: l’ha chiesto la Merkel


Aumentano nuovamente i casi di coronavirus in Italia. I contagi nelle ultime 24 ore sono stati 14.844, a fronte dei 12.030 di ieri. Aumenta sensibilmente, però, anche il numero dei tamponi: 162.880 contro i 103.584 di ieri. Il rapporto tamponi-positivi dunque, dall’11,7% di ieri, scende nuovamente al 9,1%, cifra intorno al quale si era attestato la settimana scorsa. Resta però drammatico il numero dei morti, quasi raddoppiato rispetto a ieri: 846 a fronte di 491. Il totale delle vittime arriva così a 65.857. Intanto l’Ema accelera sul vaccino anti Covid della Pzifer/BioNTech.

Migliora la situazione sul fronte dei ricoveri

I numeri si confermano dunque ancora una volta drammatici, con oscillazioni notevoli, sebbene notizie positive continuino ad arrivare dal fronte dei ricoveri. Quelli in regime ordinario sono scesi nelle ultime 24 ore di 423 unità, a fronte della crescita di ieri di 30 pazienti in più. Il totale dei ricoverati in reparto è attualmente di 27.342 persone. I pazienti in terapia intensiva si assestano ora a 3.003, 92 in meno di ieri, quando erano stati 63 in meno del giorno prima. I nuovi ingressi in terapia intensiva sono stati comunque 199, ieri erano stati 138. Gli altri si trovano in isolamento e/o assistenza domiciliare per un totale di 667.303 attualmente positivi, vale a dire 7.806 in meno di ieri.

L’Ema accelera sul vaccino anti Covid Pfizer/BioNTech

Intanto l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, ha fatto sapere che il proprio parere sul vaccino anti Covid dell’americana Pfizer con la tedesca BioNTech potrebbe arrivare prima del previsto. L’organismo europeo, infatti, ha reso noto di aver programmato “un incontro eccezionale del Chmp (il Comitato Ema per i medicinali a uso umano, ndr) per il 21 dicembre per concludere se possibile” le procedure. La decisione è stata presa dopo che ieri sera la Pfizer ha inviato i dati aggiuntivi chiesti dall’organismo. “La riunione prevista per il 29 dicembre – ha fatto sapere ancora l’Ema – verrà mantenuta se necessario”.

Berlino chiama, l’Europa risponde

L’annuncio è arrivato dopo la richiesta del governo di Angela Merkel di arrivare a una decisione “il prima possibile”. L’Ema ha a sua volta ribadito che “il Chmp concluderà la sua valutazione il prima possibile e solo una volta che i dati sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino saranno sufficientemente solidi e completi per determinare se i benefici del prodotto superano i suoi rischi”. Dopo che il Chmp avrà raccomandato il via libera al vaccino, “la Commissione europea accelererà il processo decisionale al fine di concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio valida in tutti gli Stati membri dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See) entro pochi giorni”.

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