Adesso spunta pure la Mare Jonio 2: ora l’Ong graziata dalle toghe rosse si prepara a far invadere l’Italia

La Mare Jonio è stata la prima nave a sfidare i nuovi (e oramai vecchi) decreti sicurezza voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Era il marzo del 2019 infatti, quando il mezzo dell’Ong Mediterranea Saving Humans si è presentato dinnanzi Lampedusa con 50 migranti a bordo eludendo il divieto di ingresso in acque italiane.

Adesso, come rivelato da Repubblica, la Mare Jonio avrà una gemella. Almeno nel nome: perché la nuova nave si chiamerà Mare Jonio 2, ma sarà molto più grande. L’Ong italiana, potendoselo evidentemente permettere, ha deciso di emulare Sos Mediterranée. Quest’ultima infatti ha trasformato, nel giugno del 2019, un vecchio mercantile norvegese usato per il trasporto di piattaforme galleggianti nella (fino ad oggi) più grande nave umanitaria usata da una Ong. E infatti l’Ocean Viking, questo il nome del mezzo, è stata quella ha portato in Italia più migranti tra il 2019 e il 2020.

La Mare Jonio 2 supererà anche la Ocean Viking. Mediterranea ha infatti noleggiato una nave norvegese usata per il trasporto di piattaforme galleggianti per trasformarla nel natante più capiente in dotazione alle Ong. Attualmente la nave si trova all’interno dei cantieri del porto di Brema. Qui a metà gennaio, secondo le indiscrezioni raccolte da Repubblica, dovrebbero iniziare i lavori.

I diretti interessati non hanno confermato, ma nemmeno smentito. Luca Casarini, capomissione della Mare Jonio e tra i membri più in vista di Mediterranea, ha dichiarato che a breve ci saranno novità in vista. E la novità probabilmente riguarderà per l’appunto l’uso della nuova nave.

Il piano dei lavori, sempre secondo Repubblica, dovrebbe garantire ad aprile l’uso della nave. In primavera dunque, quando tradizionalmente il numero di partenze di migranti dalla Libia inizia ad assumere contorni importanti, la Mare Jonio 2 sarà a largo del nord Africa. E potrebbe portare anche fino a mille migranti per ogni missione.

Infatti la nave sarà omologata per 700 persone, ma con i lavori la capienza potrebbe arrivare a numeri con quattro cifre. Inoltre sarà dotata di almeno due droni e un pallone aerostatico. Non solo: l’equipaggiamento prevederà la presenza di due gommoni d’altura da 8.6 metri ciascuno e con motori in grado di raggiungere la capacità di 40 nodi. Il ponte di coperta misurerà 540 metri quadrati, sopra verranno installati cinque container con posti letto, cuccette e servizi igienici. Sarà presente anche un ospedale di primo soccorso con 12 posti letto.

La strumentazione elettronica farà invidia forse a quella di diversi corpi militari. Conterrà infatti apparati di radiocomunicazione, due radar a doppia frequenza, un pallone aerostatico agganciato, due droni e videocamere con visori notturni.

L’avventura di Mediterranea è iniziata con un finanziamento di Banca Etica nell’ottobre 2018. Un investimento a cui hanno fatto da garante anche esponenti del centro – sinistra, a partire dall’ex presidente della Puglia Nichi Vendola. Da allora l’Ong ha sempre dichiarato di sostenersi tramite donazioni private, crowndfounding ed iniziative di beneficenza. Programmi evidentemente ben riusciti per poter sostenere il costo di un mezzo del genere, con relativo equipaggiamento.

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