Cambia l’orario del coprifuoco. Scordatevi Natale e Capodanno

L’ipotesi che sta prendendo banco in queste ore vuole che a Natale e a Capodanno, invece di essere posticipato, o addirittura sospeso, il coprifuoco possa venire anticipato alle 21.

Nella giornata di oggi è previsto il vertice tra Conte e i capidelegazione per pensare alle nuove norme che verranno decise nel prossimo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore venerdì 4 dicembre e riguardare anche il periodo natalizio. Come la pensa il ministro della Salute Roberto Speranza si è capito, vuole evitare un altro Ferragosto.

Coprifuoco anticipato

Da quello che è emerso, secondo gli esperti sarebbero soprattutto due i momenti critici: la notte della Vigilia, con cenone e messa di mezzanotte, e la notte di Capodanno. Per quanto riguarda la seconda, sembra proprio che entreremo nel nuovo anno in punta di piedi, nel silenzio più assoluto, in città deserte. A questo proposito, Palazzo Chigi starebbe addirittura pensando di anticipare il coprifuoco alle 21, difficile invece che venga sospeso. Se va bene resta all’ora attuale, le 22.

Rimane comunque il problema della messa di mezzanotte, che potrebbe essere anticipata o accompagnata da deroga.

Il premier si trova quindi tra coloro che vorrebbero rinchiudere tutti a casa a Natale e Capodanno, e quelli che invece smollerebbero un po’ la cinghia. Ma il governo, come riportato da La Stampa, vorrebbe norme più stringenti proprio nel periodo natalizio, in cui parenti e amici solitamente si incontrano per scambiarsi gli auguri. Il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, sostiene che si debba “valutare territorio per territorio”. In questo caso non avremo un solo Dpcm, ma almeno due: il primo il 4 dicembre, e il secondo verso il 19. Per quanto riguarda la possibilità o meno di spostarsi, oggi il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia incontrerà i governatori e i sindaci. Tra regioni di fascia gialla potrebbero essere consentiti gli spostamenti per le riunioni tra parenti di primo grado. Palazzo Chigi starebbe anche pensando a un numero massimo di commensali riuniti al tavolo sia a Natale che a Capodanno. Forse il numero scelto sarà 8, che comprenderà anche la coppia che ospita e i figli. Dal governo dovrebbe comunque arrivare sempre sotto forma di raccomandazione e non di divieto. Lo shopping natalizio dovrebbe essere salvo dal 14 dicembre, data in cui i negozi dovrebbero avere la possibilità di restare aperti fino alle 22. In questi giorni il coprifuoco verrà probabilmente ritardato di un’ora, alle 23, con deroghe rivolte a commercianti e dipendenti.

Tampone o quarantena per chi va a sciare oltreconfine

Nessuna possibilità di apertura invece per gli impianti sciistici. Decisione che probabilmente l’Italia porterà avanti senza l’ok di Svizzera e Austria che pare non chiuderanno le loro piste, obbligando il nostro governo a chiedere tampone o quarantena agli italiani che andranno oltre confine a sciare e faranno poi ritorno nel nostro Paese.

Una cosa simile era avvenuta anche questa estate nei confronti dei vacanzieri che tornavano da alcuni Paesi, quali la Croazia, la Spagna e la Grecia. Conte ieri ha spiegato che si stanno “premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri”.

Sembra che l’idea della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina di riaprire le scuole dal 14 dicembre non diventerà realtà. Tra i contrari, oltre alla maggior parte degli esperti, anche il ministro Speranza, tutti più propensi a rimandare la riapertura quando il contagio calerà a 5-7mila casi al giorno. Intanto, dovrebbe essere Agostino Miozzo, coordinatore del Cts e dal 2002 alla Protezione civile, il prescelto come nuovo commissario alla sanità in Calabria. Ha detto di essere disponibile e che neppure sua moglie ha qualcosa in contrario.

il giornale.it

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