Don Roberto Malgesini, il gip rivela: “Il tunisino ha infierito sul cadavere, ha anche cercato di decapitarlo”

Emergono ulteriori dettagli raccapriccianti sull’omicidio di don Roberto Malgesini, il prete ammazzato brutalmente a Como da Ridha Mahmoudi, un immigrato tunisino irregolare e colpito da decreto di espulsione mai eseguito. Secondo quanto emerge dall’ordinanza di convalida dell’arresto firmata dal gip di Como, il tunisino ha anche cercato di decapitare il prete: “L’ampia ferita al collo – scrive il consulente Giovanni Scola nell’ordinanza – appare suggerire un tentativo di decapitazione“. E ancora, si scopre che le coltellate sono state cinque o sei. Insomma, una furia brutale, quella dell’omicida. Nel suo delirante interrogatorio, Mahmoudi ha affermato che “il prete gli aveva chiesto perdono“, che lui però aveva ritenuto tardivo. Così, quando don Roberto si è abbassato per posare una scatola nella sua auto, il tunisino lo ha afferrato per i capelli e lo ha colpito al collo. E ancora, l’omicida avrebbe infierito sul cadavere con altre coltellate e, appunto, tentando di decapitare don Roberto.

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