Conte compra i mobili da Ikea E gli scappa la frase sulla Lega

Giuseppe Conte all’Ikea per effettuare acquisti come un cittadino qualsiasi (pur col canonico seguito della scorta), la foto perfetta per dare una bella rinfrescata alle tinte sbiadite che l’immagine del presidente del Consiglio ha assunto recentemente nell’opinione pubblica.

Come poter dare migliore e viva dimostrazione di essere perfettamente calato nel ruolo di “avvocato del popolo”, se non facendo degli acquisti proprio in una catena di negozi dai prezzi accessibili ad ogni tasca e dal sapore fortemente popolare? E quale occasione migliore da fornire in pasto alla cronaca in un momento così delicato come quello immediatamente precedente le consultazioni regionali ed il test referendario su cui fanno tanto affidamento i grillini per rimanere a galla ed aumentare il potere collante alle poltrone?

La sortita per comprare i mobili con cui arredare la camera da letto del figlio Niccolò è avvenuta durante la serata dello scorso giovedì 17 settembre. Sono all’incirca le ore 19 quando il premier si presenta all’interno del punto vendita della Ikea sito in piazza San Silvestro a Roma. Dopo aver lasciato Palazzo Chigi, e dopo un viaggio relativamente breve (di poche centinaia di metri) fatto con l’auto blu e tutto il codazzo della scorta messa a disposizione per il suo ruolo di presidente del Consiglio, Conte arriva nel negozio del celebre colosso svedese.

“Buonasera, dovrei acquistare alcuni mobili per la camera di mio figlio”, avrebbe detto il primo ministro ai dipendenti, come riferisce Repubblica, prima di dare un’occhiata all’esposizione. Con indosso giacca e cravatta, oltre che una mascherina di colore blu scuro recante un tricolore, il premier è stato accolto dall’entusiasmo di una famiglia locale impegnata nella scelta dell’arredamento di una cucina:”Forza presidente!” avrebbero detto rivolti a lui, sempre secondo quanto riferito dal quotidiano.

In forma smagliante e tirato a lucido si mostra il presidente del consiglio, tanto da lasciarsi andare anche ad una battuta sulla Lega, come testimoniato da un altro acquirente il quale ha udito la conversazione tra lo stesso Conte ed alcuni dipendenti dell’Ikea che lo stavano aiutando nella scelta dei mobili ed ai quali aveva concesso qualche scatto e dei selfie.”A un certo punto, nonostante fosse tardi, i commessi dovevano controllare la disponibilità di un articolo chiamando altri colleghi”, ha spiegato l’uomo. È qui che l’umorismo del premier tocca vette inesplorate: “Allora il presidente ha detto: ‘Mi raccomando non ditegli che è per Giuseppe Conte che magari son della Lega’”, ha raccontato ancora.

il giornale.it

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