Coronavirus, Matteo Bassetti: “Ho confrontato i dati su contagi e morti, non è un caso”, il dettaglio sugli asintomatici

Insieme ad Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti è uno di quei medici che hanno affrontato il coronavirus sul campo e che quindi cercano di rassicurare i cittadini sui dati in crescita dei contagi giornalieri. Direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Bassetti da tempo dichiara che i nuovi casi non possono essere paragonati a quelli di marzo e aprile, dato che rispetto ad allora il Covid ha perso carica virale. Per spiegare la nuova evoluzione dell’epidemia, Bassetti ha elaborato alcune tabelle: “Ho analizzato i dati mondiali ufficiali dell’Oms per vedere come l’aumento dei contagi nei vari Stati abbia influenzato le ospedalizzazioni e i decessi di questo paese”. Ne è emerso che “sia i paesi che hanno utilizzato contromisure più severe contro la pandemia (Italia, Spagna, Germania) che nei paesi che invece hanno usato metodi molto più blandi (Usa, India), dove il virus è praticamente sfuggito di mano, i decessi in percentuale sono decisamente calati”. Questi dati portano Bassetti a formulare due considerazioni: “I nuovi contagiati stanno meglio dei primi, o perché non si ammalano affatto (non è un caso che aumentano gli asintomatici) oppure perché la malattia è molto più gestibile dal punto di vista medico. In ogni caso i dati mi sembrano incoraggianti”. 

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