Immigrazione, 64 immigrati positivi al coronavirus a Pozzallo: “Basta, la Sicilia non lo merita”

Invasione e coronavirus. Un connubio perfetto. E inquietante. Un disastro a cui il governo e Giuseppe Conte continuano a non porre un freno. Anzi, stanno fermi a guardare. Già, perché altri 64 immigrati positivi al coronavirus sono stati ospitati nell’hotspot di Pozzallo, in provincia di Ragusa. Lo ha comunicato l’assessore alla Salute della regione Siciliana, Ruggero Razza: “Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti ospiti dell’hotspot sono risultati positivi al coronavirus – premette -. Tutto questo in un solo giorno! Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma – aggiunge in un intervento sui social -. Le (non) decisioni adottate  stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti. Basta. La Sicilia non lo merita“, conclude. Parole pesantissime, quelle di Razza, che danno idea del livello di esasperazione dei cittadini, che non solo devono fare i conti con l’emergenza-sbrachi ma anche con un’emergenza sanitari, amplificata dalle continue fughe dei clandestini dai centri di accoglienza, in barba a quanto previsto dalle norme sulla quarantena.

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