Bufera sul numero dei migranti contagiati. “Il Viminale dica la verità”

Con l’estate torna a ingrossarsi il flusso di migranti in arrivo in Italia. Nonostante le misure di sicurezza e la necessità di dover tenere alta la guardia per difendersi dal nemico invisibile rappresentato dal Covid-19, sulle coste italiane continuano ad arrivare imbarcazioni di migranti.

E con loro anche il coronavirus, visto che sono sbarcati in Sicilia otto immigrati positivi al virus.

Nelle ultime ore, infatti, a Lampedusa sono arrivate – partite dalla Tunisia – otto imbarcazioni, per un totale di oltre cento persone: 114 per l’esattezza. A questo numero bisogna sommare i 43 immigrati a bordo della Mare Jonio, la nave della ong Mediterranea Saving Humans. Già, perché il ministero dell’Intero ha assegnato all’organizzazione non governativa il porto di sbarco di Augusta, tra Siracusa e Catania.

Nel mentre la ong ha soccorso altre 47 persone alla deriva da giorni a sud di Lampedusa, in acque maltesi. E in arrivo, attualmente in mare aperto, ci sono altre imbarcazioni.

Dicevamo dell’attracco accordato dal Viminale di Luciana Lamorgese: ecco, attorno alle otto di questa mattina la Mare Jonio è arrivata nel proto di Augusta. L’ong italiana è andata in soccorso di questi 43 migranti all’alba del 29 giugno: “Erano a bordo di un’imbarcazione piena d’acqua e sovraccarica, a rischio di affondare. Adesso sono sani e salvi sulla nostra nave. Benvenuti!”, scrive l’Ong sui propri profili social.

Sullo sbarco c’è un giallo, sollevato dal segretario della Lega Matteo Salvini, secondo il quale tra i 43 migranti – tra i quali 17 minorenni non accompagnati – ci potrebbero essere persone positive al coronavirus: non una, ma forse addirittura otto. Per questa ragione il capo politico del Carroccio ha chiesto lumi al titolare del Viminale: “Chiediamo al ministro dell’Interno conferma della notizia secondo la quale tra i 43 fatti sbarcare ieri ad Augusta, in Sicilia, dalla nave Ong Mare Jonio (la nave dei centri sociali) vi siano non uno ma ben 8 casi di positivi Covid-19”.

L’allarme è stato rilanciato anche dal governatore della Sicilia Nello Musumeci, che ha detto di valutare l’istituzione della zona rossa: “Dei 43 immigrati sbarcati ad Augusta, otto sono risultati positivi al Coronavirus. Si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliano; lo Stato dice che la nave costa troppo. E quindi si possono alloggiare a Noto, dove già si trovano. Noto, perla del nostro turismo”. Quindi attacca: “Perché la quarantena sulla terra ferma? Perché nessuno ci informa sulle condizioni reali dei campi in Libia? Sono domande alle quali Roma ha il dovere di rispondere. Verificherò a questo punto se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che ospita gli immigrati”.

La conferma della Ong

Ora è arrivata anche la conferma ufficiale da parte della stessa Ong, che ha amesso la positività di otto migranti: “Siamo stati informati dalle autorità sanitarie che 8 dei 43 tamponi laringofaringei effettuati ieri pomeriggio sulle persone sbarcate ad Augusta da nave Mare Jonio sono risultati positivi al Covid-19”. Mediterranea Saving Humans, nella nota aggiunge: “L’equipaggio di nave Mare Jonio è adesso all’ancora nel porto di Augusta, già in quarantena”.

Nel mentre a bordo della Ocean Viking, in mare da otto giorni, i migranti a bordo sono 180 e almeno per il momento né La Valletta né Roma hanno accordato alla nave il permesso di sbarco. E sempre nel frattempo, in zona Agrigento, si è registrato uno dei tanti sbarchi fantasma, con una ventina di tunisini (secondo le stime delle forze dell’ordine) sono approdati sulla spiaggia di San Leone all’ora del tramonto, fuggendo poi per le strade. Gli agenti sono impegnati nella ricerca dei migranti che, peraltro, in base ai protocolli in materia di prevenzione del Coronavirus, devono essere sottoposti alla quarantena.

il giornale.it

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