Migranti, lezione dello storico “Più ne prendi, più ne arrivano”

Lo storico Niall Ferguson, docente a Stanford e Harvard, sulla questione migratoria ha le idee molto chiare: “Più si aprono le porte dell’accoglienza, più migranti arriveranno”.

Una “lezione” quella di Ferguson che spiega bene anche il nuovo orientamento che sta seguendo il Viminale con la chiusura dei porti. “La realtà è che tutti stanno tirando su le frontiere nazionali perché non hanno fede in quella europea. Credo che sia un processo inarrestabile. Italia, Spagna, Grecia. E se l’Italia restringe gli accessi, allora i trafficanti vanno in Spagna finché il governo di sinistra a Madrid non cade per la pressione dell’opinione pubblica. […] In queste circostanze il percorso dell’ integrazione europea è probabilmente terminato. La sola vera domanda riguarda la velocità della disintegrazione”, spiega in un’intervista al Corriere.

A questo punto Ferguson punta il dito contro la cancelliera tedesca, Angela Merkel: “Questo èl’effetto domino del populismo. In questo l’ eredità di Angela Merkel è davvero negativa, perché nel momento della crisi nel 2015 la cancelliera tedesca agì in maniera unilaterale senza consultare gli altri”. Poi lo storico spiega cosa c’è dietro lo sbarco e l’arrivo di questi migranti e soprattutto sottolinea il business degli scafisti: “I trafficanti gestiscono un grosso giro d’ affari e cercheranno sempre di passare. Cercano persino di far attraversare la Manica ai migranti in inverno, incredibilmente pericoloso. Un sondaggio di Pew pubblicato di recente mostra come le attitudini degli europei verso l’immigrazione siano notevolmente più ostili di quelle degli americani. Gli elettori più trumpiani del mondo sono gli europei”. Infine rivela l’amara verità che emerge dai suoi studi: “È semplice: più ne prendi e più ne verranno. La cosa moralmente giusta è salvare il bambino che affoga. Ma ogni volta che c’è un salvataggio i trafficanti ricevono il messaggio che la strada è aperta. Non ci sono risposte facili”.

Fonte: ilgiornale

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.