Luca Palamara, quando Francesco Boccia gli chiedeva di sostenere la sua candidatura: ignorato dal magistrato

Non passa giorno senza che emergano nuove intercettazioni delle conversazioni private di Luca Palamara. Il magistrato sospeso dal Csm non si interessava solo di nomine, ma era molto ricercato dagli esponenti politici del centrosinistra. Nicola Zingaretti e Marco Minniti erano tra i suoi contatti più importanti, ma scambiava messaggi anche con Francesco Boccia e Beatrice Lorenzin. Anche se in realtà quello con l’attuale ministro degli Affari regionali – balzato agli onori delle cronache per la balzana idea degli “assistenti civici” anti-movida – non era propriamente uno scambio: a novembre 2018 Boccia ha inviato un video di campagna elettorale per la segreteria del Pd.

Palamara non ha replicato, ma Boccia qualche giorno più tardi è tornato alla carica: “Ciao, ti mando un po’ di informazioni utili per sostenere la mia candidatura al congresso”. Anche questa volta – sostiene La Verità, che ha pubblicato i messaggi nell’edizione odierna – la sollecitazione è caduta nel vuoto. È andata meglio alla Lorenzin, che ha scritto a Palamara per invitarlo alla presentazione di un libro: “Mi farebbe molto piacere averti con noi. Serata informale, divulgativa e spero stimolante”. Il magistrato non ha confermato la presenza, ma ha rilanciato: “Organizziamo presto e stiamo a cena insieme?”. L’allora ministra ha risposto con entusiasmo (“Siii”) ma non è dato sapere se poi l’incontro è effettivamente avvenuto. 

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