Luca Palamara ora si lamenta delle intercettazioni: “Momenti intimi, che stortura leggere quelle cose”

“Assistere alla pubblicazione dei momenti più intimi della propria vita privata che coinvolgono estranei fa sempre male. Oggi sono dall’altra parte e accetto tutto questo perché non ho nulla da nascondere. Sono storture però sulle quali occorre nuovamente riflettere”. Pensieri pubblicati su Twitter da parte di Luca Palamara, sotto inchiesta per corruzione. I dialoghi registrati dalla microspia inserita nel suo telefono, assieme alle chat, scrive il Tempo, sono infatti l’architrave del procedimento della Procura di Perugia contro di lui.

Ovviamente il tweet dell’ex pm ha scatenato la reazione dei follower che hanno iniziato a rispondergli e a rinfacciare a Palamara l’ipocrisia di quelle parole. Perché – molti hanno fatto notare – che quando venivano pubblicate telefonate private, chat e mail di persone indagate anche dallo stesso Palamara, violando la privacy di persone poi risultate anche innocenti, Palamara non aveva mai detto o fatto nulla, Stavolta essendo lui vittima di una situazione da lui creata da un sistema – aggiungono i follower – di cui la magistratura ne fa parte si stupisce e si lamenta.

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