Vittorio Feltri contro il M5s: “Se gli italiani alle urne usassero la testa…”

I conti correnti degli italiani non sono mai stati tanto pesanti quanto ora. L’ammontare complessivo del risparmio privato è di oltre 1600 miliardi, non calcolando gli investimenti nei fondi e neppure il patrimonio immobiliare, nonostante che l’83 per cento dei connazionali occupi case di proprietà. Ciò significa che il nostro popolo è il più ricco d’Europa e il meno indebitato a livello familiare. Non è un dato irrilevante, semmai stupefacente. Da quaranta anni almeno i nostri governi non hanno fatto altro che accrescere il passivo statale, mentre la gente è stata capace di accantonare quattrini. 

Significa indubitabilmente che mentre lo Stato è con l’acqua alla gola e spende più di quanto incassi, invece i nostri compatrioti, alla faccia dalla strombazzata evasione fiscale, hanno dimostrato e dimostrano di sapersi gestire alla grande. Quando si dice che la politica non è all’altezza del suo compito si mette in luce una verità documentata. Palazzo Chigi, Palazzo Madama e Montecitorio sono affidati a personaggi capaci solo di dissipare, mentre i cittadini sanno stare bene al mondo accantonando in banca montagne di quattrini guadagnati col sudore della fronte. E se l’economia patria ha retto brillantemente per oltre mezzo secolo, ciò non è dovuto alla casta bensì malgrado la sua fallimentare attività. 

Il discorso mi sembra chiaro e incontestabile dato che le cifre, i numeri, sono fedeli e rispecchiano la realtà. Le chiacchiere infatti sono la specialità dei tribuni, non delle persone che lavorano e si garantiscono le risorse per campare decentemente. L’aumento dei capitali è avvenuto anche negli ultimi mesi, durante i quali è stato impedito a tutti di uscire di casa e di continuare a produrre. Questo è un segno di responsabilità da parte dei connazionali, che non soltanto hanno ubbidito agli ordini, e ai disordini, di Conte, ma si sono comportati con assoluta sobrietà. Mentre il gabinetto non ha avuto l’abilità di guidare il Paese assicurandogli idonee cure sanitarie nè contributi di sopravvivenza alle categorie più deboli. 

L’unica, ma non perdonabile, accusa che si possa muovere agli italiani riguarda le loro scelte quando si tratta di votare: sono abilissimi nel dare la preferenza ai peggiori cosicché si rendono responsabili del malgoverno. Non dimentichiamo che nell’ultima tornata elettorale il Movimento 5 stelle ha preso il 33 per cento dei consensi, serviti ad attuare una politica disastrosa di cui ora paghiamo le conseguenze nefaste. Mi riferisco all’assistenzialismo esasperato, a provvedimenti folli quale l’eliminazione delle prescrizioni, al blocco delle opere pubbliche, tanto per citare qualche esempio. Se gli italiani nel momento in cui si recano al seggio usassero la testa come la usano per i casi propri, avremmo fatto bingo. Viceversa siamo nel pantano. riproduzione riservata.

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