Urla e scene di disperazione: nelle città italiane esplode la rabbia. Ma il governo pensa ad altro (video)


In una Francavilla al Mare pressoché deserta un uomo viene fermato dai vigili perché, da quello che si capisce, non indossa la mascherina. Per strada non c’è quasi nessuno. Lui urla, ha una reazione scomposta. Si infila nella macchina della Municipale, prende una patente, non è la sua, torna indietro e inizia a urlare, non lesinando bestemmie e turpiloquio: “Non ce la faccio più, mi state facendo una multa al giorno, non ho i soldi per mangiare”. Non sappiamo se l’uomo sia un impenitente ribelle alle norme anti-Covid, ma quello che emerge dal video è, più che l’inciviltà, la disperazione. La rabbia, l’esasperazione di uno che, davvero, forse non ha più i soldi per mangiare.

Quella rabbia che inizia a esplodere nelle strade

Il video è stato postato dalla pagina Instragram welcometofavelas, una specie di collettore del trash in tutte le sue forme. Epperò questa scena di ordinaria follia ai tempi del coronavirus non solo non fa ridere, ma è un pugno allo stomaco per chi la guarda. La stessa pagina ha caricato anche un video di un uomo che, a Bologna, pur con una esplosione di rabbia più attenuata, urla in mezzo alla strada, solo, come un pazzo, per una multa che gli è stata elevata “per una mascherina rotta”, sostiene. Sotto si sentono ridacchiare le due donne che hanno ripreso la scena.

L’intollerabile distrazione del governo

È facile immaginare che situazioni del genere si stiano verificando anche in altre città. Casi isolati che però, se messi insieme, diventano segnali. Nelle strade italiane inizia a circolare una rabbia che si fatica a tenere e della quale sembra che il governo non si accorga, mentre litiga sulla sanatoria dei migranti e ritarda ancora sul decreto ex Aprile ormai decreto Maggio. Intanto fioccano le multe anche per le persone che se ne stanno composte e che a distanza di sicurezza e con la mascherina chiedono solo di poter lavorare, come accaduto ai ristoratori milanesi. Situazioni di cui le forze dell’ordine sono a loro volta vittime, mandate in strada a fronteggiare una marea montante di esasperazione, con l’unico strumento delle Faq per distinguere tra chi viola deliberatamente le regole e chi, invece, è solo ridotto a non avere più niente da perdere.

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