Sbarchi fantasma ad Agrigento e adesso è “caccia all’uomo”

Non si arrestano gli sbarchi autonomi da parte dei migranti lungo le coste dell’agrigentino.

Da questa notte all’alba di oggi, le coste sono state invase dall’arrivo di extracomunitari. A destare maggiore preoccupazione è stato quello di un numero non precisamente definito di migranti giunto attraverso uno sbarco fantasma lungo la spiaggia di Torre Salsa, a Siculiana. Scattato l’allarme, sul posto si sono precipitati polizia, carabinieri e guardia di finanza. Le ricerche per rintracciare gli arrivati si sono estese anche nei paesi confinanti con il territorio siculianese.

Al momento sono stati rintracciati ed identificati una quarantina di migranti. Tutti sono stati trasferiti al centro di accoglienza ex Villa Sikania dove sono già presenti altri ospiti in quarantena. Proprio per questa ragione i nuovi arrivati sono stati sistemati nell’area all’aperto in attesa di una collocazione “definitiva”. Intanto le ricerche proseguono perché, stando alla capienza del barcone rimasto sulla battigia, il numero degli extracomunitari arrivati dovrebbe essere di gran lunga superiore a quelli finora rintracciati. Il barcone è quasi certamente iniziato il suo viaggio dalla Tunisia dove in questo momento le partenze aventi come destinazione la Sicilia sono numerose.

E adesso vi è la preoccupazione che gli sbarchi fantasma possano avere il sopravvento minando la sicurezza dei cittadini a causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus. L’incubo è che possa accadere quanto successo nel 2017, anno in cui sono stati registrati numerosi sbarchi fantasma. Dalle spiagge licatesi di Torre di Gaffe, fino all’area Drasi e a Zingarello, tra i comuni di Agrigento e Palma di Montechiaro, fino ad arrivare alle Pergole e Torre Salsa, tra i territori di Realmonte e Siculiana. In quell’anno gli sbarchi fantasma non hanno risparmiato nemmeno gli arenili di Sciacca e Menfi. Ma adesso vi è una maggiore preoccupazione vista l’emergenza sanitaria legata al coronavirus.

A destare molta preoccupazione è anche lo sbarco di 196 migranti avvenuto nel cuore della notte a Lampedusa. I migranti sono stati sistemati nel molo Favarolo ma, ovviamente, non si tratta di una sistemazione adeguata né tantomeno sicura sia per gli stessi “ospiti” che per i cittadini. L’isola maggiore delle Pelagie questa notte è stata scossa da un’altra situazione improvvisa da gestire e pronta ad esplodere nel giro di poco tempo se dovessero arrivare successivi sbarchi che, a quanto pare, dovrebbero esserci nelle prossime ore.

Una bomba ad orologeria quella che sta minando i territori siciliani con particolare riferimento alla provincia di Agrigento dove vi ricade anche l’isola di Lampedusa. Una situazione da monitorare e non lasciare solo ed esclusivamente nelle mani degli amministratori locali che non dispongono mezzi sufficienti per potervi fare fronte.

il giornale.it

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