Coronavirus, la rabbia dei sindaci dopo lo sbarco di un migrante positivo: “Stato assassino, chiudiamo tutti i porti”

Positivo al coronavirus un migrante arrivato a Pozzallo. Si tratta di un 15enne egiziano arrivato nell’hotspot della cittadina del Ragusano insieme ad altri 49 migranti. Immediata la rabbia dei primi cittadini che si trovano di fronte a una vera e propria emergenza incontrollabile. La sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina ha parlato di “Stato assassino”, mentre il procuratore di Ragusa Fabio D’Anna ha aperto un’inchiesta ipotizzando i reati di delitto colposo contro la salute pubblica e rifiuto o omissione in atti d’ufficio per capire se ci sono state negligenze nel trasferimento del migrante. “Ma il porto di Lampedusa evidentemente non è affatto chiuso”, ha sbottato anche il sindaco Totò Martello.

La situazione, come spesso denunciato, è drammatica. I migranti arrivano sulle coste del nostro paese senza alcun controllo, nemmeno ora che il coronavirus sta decimando la popolazione. E così Carmina ha firmato un’ordinanza di chiusura del suo porto allo sbarco di qualsiasi migrante anche su mezzi militari, mentre quello di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha posto in quarantena l’intero hotspot. I primi cittadini sono dunque lasciati soli al loro destino.

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