Coronavirus, l’allarme della Cgia: “L’artigianato rischia di estinguersi”

Roma, 5 apr – Ammonterà ad almeno sette miliardi di euro la perdita di fatturato che le imprese dell’artigianato subiranno nel (primo) mese di chiusura imposto dallo scorso 12 marzo. Ad elaborare la stima è l’ufficio studi della Cgia di Mestre.

Dalle costruzioni alle finiture d’interni, dai falegnami all’abbigliamento, passando per i calzolai e tutti i servizi alla persona: a fare i durissimi conti con il blocco forzato sono tutta una serie di settori, senza soluzione di continuità. Tanto da rischiare di portare all’estinzione molte di queste attività, che già non navigavano in buone acque: solo negli ultimi dieci anni le aziende del comparto artigianato che hanno chiuso definitivamente sono state quasi 180mila, oltre il 12%. La fotografia è ancor più drammatica se si guarda al solo mezzogiorno, dove in alcune provincie si supera il -20%.

Tornando alle chiusure imposte dalla legge in queste ultime settimane a causa del coronavirus, “sono 752.897 le imprese artigiane – spiega la Cgia – che sono state costrette a sospendere l’attività (pari al 58,5 per cento del totale); il conto sale a 799.462 se si considerano anche le attività per le quali è prevista la possibilità di fare solo somministrazione per asporto”.

“L’artigianato rischia di estinguersi”

Molte di queste attività rischiano, una volta terminato l’isolamento nazionale, di non aprire. Con conseguenze devastanti sul nostro tessuto produttivo: “L’artigianato rischia di estinguersi, o quasi, in particolar modo nelle piccole città e nei paesi di periferia, molte attività – segnala il coordinatore dell’ufficio studi Paolo Zabeo – a fronte dell’azzeramento degli incassi, degli affitti insostenibili e di una pressione fiscale eccessiva, non reggeranno il colpo e saranno costrette a chiudere. Se la situazione non migliorerà entro la fine del prossimo mese di maggio, è verosimile che entro quest’anno il numero complessivo delle aziende artigiane scenderà di almeno 300 mila unità: vale a dire che il 25 per cento delle imprese artigiane presenti in Italia chiuderà i battenti”.

Filippo Burla

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