La Maglie contro Fiorella Mannoia e i Gassman: «Eravate quelli di “abbraccia un cinese”. E ora…»

Un attacco durissimo quello sferrato da Maria Giovanna Maglie su Twitter. Un attacco a quegli artisti (notoriamente di sinistra) che prima hanno minimizzato e ora dicono il contrario. Si mettono in prima fila per responsabilizzare gli italiani. Ma quando tutto è iniziato, facevano il tiro al bersaglio contro chi sosteneva che il pericolo fosse enorme.

Maglie e l’attacco agli artisti (di sinistra)

La lista è lunga. Sembra passata un’eternità, ma sono solo poche settimane. Le accuse di essere sciacalli, razzisti, allarmisti non si possono dimenticare. Bruciano. Anche perché nessuno ha ancora chiesto scusa. Maria Giovanna Maglie colpisce specialmente due personaggi del mondo dello spettacolo: Fiorella Mannoia e “i Gassman”. E lo fa su Twitter.

Le contraddizioni di chi minimizzava

«Io penso che dobbiamo chiudere tutto per 15 giorni per salvarci. Ma che la Mannoia e i Gassman siano passati da “abbraccia un cinese”e “mangia involtino” agli spot “restiamo a casa”». Spot «rivolti a chi non sa come pagare i conti a fine mese». Questo «mi fa veriamente infuriare».

La Maglie e l’ultimo appello della Mannoia

«I ragazzi e le ragazze pensano che questa cosa del Coronavirus non li riguardi», ha recentemente scritto Fiorella Mannoia. «Continuano a uscire tranquillamente. Così incoscientemente rischiano di far veicolare il pericolo. Ragazzi, per una questione di altruismo, atate a casa. Passerà presto». Sono queste le frasi che la Maglie ha sottolineato.

Le parole di Alessandro Gassman

Alessandro Gassman è sceso in campo con un video. L’ha postato sulla sua pagina Instagram, ripreso anche dal profilo Facebook del Comune di Magliano. Gassman invita a limitare le relazioni sociali per combattere la diffusione del Covid-19. «Evitiamo di mettere in contatto i nostri bambini con i nonni che sono quelli che più di tutti possono subire, e subiscono, i danni di questo virus. Evitiamo i luoghi affollati. Laviamoci spesso le mani, manteniamo un metro e mezzo dagli altri. Usciamo solo per le emergenze o per fare la spesa. Dobbiamo seguire tutti quanti le regole che ci vengono indicate. Ce la faremo».

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