Coronavirus, Cina: “Abbiamo superato il picco”

La Cina ha superato il picco dell’epidemia di coronavirus. La notizia arriva direttamente dal portavoce della Commissione sanitaria nazionale cinese che ha dichiarato che nelle ultime 24 ore ci sono 15 i nuovi casi di positività al coronavirus e 11 i nuovi decessi di cui 10 nella sola provincia dell’Hubei.

Otto sono i casi registrati nella città di Wuhan da dove è partita la pandemia.

In tutto il Paese, dall’inizio dell’epidemia, sono 80.793 i casi di infezione da coronavirus e 3.169 i decessi totali. Nelle ultime 24 ore, invece, sono stati dimessi 1318 pazienti, mentre i guariti finora ammontano a 62.793. Anche la visita del presidente cinese Xi Jinping a Wuhan è un segnale del fatto che la fase acuta dell’emergenza sanitaria è finita.

Ora Pechino dovrà affrontare le ripercussioni dal punto di vista economico ed è proprio per questo che, già da ieri mattina, le 134 banche commerciali cittadine e le 18 private della Cina hanno offerto un sostegno al credito pari a 298,3 miliardi di yuan, equivalente a 42,8 miliardi di dollari. Sostegno che, secondo la la China Banking Association, andrà a favore delle piccole e medie imprese (Pmi) colpite dall’epidemia. Per loro molte banche hanno emesso obbligazioni finanziarie speciali. Non solo. Il governo cinese, proprio per far ripartire l’economia delle Pmi, ieri ha annunciato tagli mirati all’obbligo di riserva bancaria (Rrr), ossia la percentuale di liquidità che le banche devono detenere in riserve, mentre ulteriori tagli sono previsti anche per le banche per azioni. La banca centrale cinese, dal canto suo, ha tagliato il tasso di interesse di riferimento e ha dato l’ok per prestiti agevolati a basso costo per incoraggiare i prestiti bancari a società selezionate. Altre misure, come sgravi fiscali per le imprese qualificate e la riduzione dell’elenco negativo, saranno messe in campo per rimettere in moto gli investimenti esteri. La Cina aumenterà anche i voli internazionali per il trasporto di merci così da stabilizzare le catene di approvvigionamento globali. Dalle colonne del South China Morning Post risulta, inoltre, che Pechino vuole in ogni caso organizzare l’edizione di primavera della China Import and Export Fair, prevista a partire da metà a Guangzhou dal 15 aprile a inizio maggio. “Se l’occupazione sarà stabile quest’anno, non sarà un problema se il tasso di crescita sarà più o meno alto”, ha aggiunto il premier cinese. “Il passo successivo è la ripresa economica e lavorare per mantenere l’economia in un range ragionevole”, ha concluso.

il giornale.it

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