Meloni: “Chi mi dà della razzista quando difendo la salute degli italiani è un cretino” (video)

Una strepitosa Giorgia Meloni, a tutto campo ospite di “Fuori dal Coro” di Mario Giordano. Dal Coronavirus, al governissimo, fino alle proposte di Fratelli d’Italia per fronteggiare il dramma economico che si sta profilando a seguito dell’emergenza da Covid-19.
La accoglie con tutti gli onori il conduttore. Spaventata, onorevole? “Io spaventata? Sono preoccupata, ma ad oggi sono preoccupata principalmente per i danni economici“. Così la
leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, risponde a Giordano su Rete 4. “Io ho capito che è una influenza, con grandissime capacità di contagio”, dice del virus.

Razzismo

Adoperarsi per circoscrivere il virus e proteggere la salute degli italiani è naturalmente prioritario. Anche se siamo un ben strano Paese: “Se uno chiede di difendere la salute dei cittadini, poi non mi puoi dire che sei razzista”. Molto diretta e sincera. La Meloni fa bene ad insistere su un aspetto che ora emerge nelle analisi di opinionisti e virologi. Infatti all’inizio  del proflarsi dell’emergenza Coronavirus sembrava che la priorità fosse la caccia al razzista e non al virus.  Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, chiosa: “Se qualcuno mi dà della razzista, rispondo: “Ti dico che sei un cretino, se me lo dici”.

Si passa ad analizzare il comportamento dell’Europa: “La vicenda del coronavirus dimostra che l’Europa non esiste”, spiega Giorgia Meloni che già era stata molto chiara sull’argomento in tutti gli interventi pubblici. “Serve oggi un piano di investimenti europei, non le marchette della sinistra”, aggiunge Meloni. “Bisognerà battere i pugni, questo è un problema che avranno anche gli altri”, dice la leader dl Fratelli d’Italia. Spassosi i duetti a distanza con la Costamagna e con Claudia Fusani, puntualmente “asfaltate”.

Meloni: “E’ il voto la scelta più responsabile”

Quanto alla comunicazione “schizofrenica” del governo, la leder di FdI contempla un disastro: “Gli italiani ora sono trattati come appestati grazie al bisogno del presidente del Consiglio di dire la sua, di farsi vedere”. All’iperprotagonismo mediatico è seguito il peggio: “Questo signore – dice rivolta a Conte – è andato in tv a scaricare la responsabilità su una struttura sanitaria”: è uno dei passaggi del suo intervento. Quanto alle ipotesi di un governo di larghe intese, precisa: “Se noi facessimo un governo con Renzi e Di Maio, la Lega e Berlusconi, poi ce lo dovremmo tenere fino alla fine della legislatura”. Perché io -sottolinea – “non conosco governi a tempo. Io voglio mandare a casa Conte, Renzi e Di Maio. Io – spiega – voglio votare, la democrazia è la scelta più responsabile che possiamo fare”

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