Coronavirus, Ricciardi: “Queste due settimane sono quelle decisive”

Dopo essere stata colpita dal coronavirus, l’Italia ha risposto. Mentre il governo lavora a un secondo decreto contro l’emergenza, è arrivata la prima frenata dei contagi nel Belpaese: i positivi al Covid-19 sono 2036, i guariti 149 e i morti 52.

Questo significa che i sistemi di contenimento messi in atto finora stanno dando dei frutti. A confermarlo è Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità.

L’uomo che sta seguendo da vicino, passo dopo passo, l’andamento dell’emergenza virus, è stato intervistato da Il Messaggero e ha spiegato: “Questa sfida che stiamo affrontando la dobbiamo vincere. Dobbiamo contenere il contagio per guadagnare tempo e potere mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse necessarie”.

Il consigliere del ministero della Sanità di Roberto Speranza, quindi, sottolinea come la circolazione del coronavirus sia stata contenuta attraverso la limitazione degli spostamenti: “La circolazione del Covid-19 continua a dipendere dagli spostamenti da e per le zone del contagio, non ci sono cluster autonomi o nuovi focolai”.

Nella regione Lazio i contagi sono 7, l’ultimo caso ha interessato un poliziotto. Ma anche sul versante laziale e romano, l’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: “Non cambia nulla, anche questi casi dipendono da contatti con le regioni in cui si sono sviluppati i focolai e non presentano indicazioni autonome. Anche tutto ciò, le precauzioni adottate di conseguenza, rientrano nella strategia del contenimento che è quella giusta”. A seguire, Ricciardi smentisce la possibilità che nella Città Eterna il “virus cinese” possa aver iniziato a diffondersi già nelle scorse settimane, etichettando l’eventualità come “circostanza che non emerge”.

In merito alla capitale, inoltre, l’uomo dell’Oms sentenza che saranno decisive le prossime due settimane. E come per Roma, lo stesso vale per tutte le altre città fuori dalle zone rosse e gialle: “Saranno 15 giorni o fondamentali per capire e avere la certezza che le politiche di contenimento del contagio promosse abbiano funzionato”.

In ultima battuta, il consigliere del dicastero della Sanità in quest’emergenza, plaude al lavoro dell’Istituto Spallanzani, motivo di vanto per tutto lo Stivale: “Avere a disposizione a Roma e nel Lazio un istituto nazionale di malattie infettive di così alto livello è un grande vantaggio. Ora che si può ancora di più. Se i casi dovessero aumentare non sarà più possibile. Ma non è detto, appunto”.

il giornale.it

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