Coronavirus, l’asse impensabile Pd-Lega-M5s per violare il patto Ue che dà ragione a Matteo Salvini

Il coronavirus ci costa caro e non solo in termini di vittime. L’epidemia proveniente dalla Cina infatti potrebbe costare 25 miliardi di euro all’economia del Paese. Una cifra, questa, che se confermata può minare le regole di bilancio dell’Unione Europea. Uno sforamento del 3 per cento che sta dando vita, come spiega il Corriere della Sera, a un asse politico trasversale, per rompere la “gabbia” del Patto di stabilità europeo. 

“Penso sia necessario concordare con l’Unione Europea lo sforamento del Patto di stabilità per misure urgenti” riferisce il governatore dem Stefano Bonaccini. A fargli eco l’alleato al governo Stefano Buffagni: “L’Italia dovrà fare un grande sforzo, esigendo ciò che è giusto anche in Europa, perché di “zero virgola” l’Italia e l’intero continente muoiono in questo mondo globale” ha scritto il grillino su Facebook. A sostenere la posizione “ribelle” anche la Lega che si dice “pronta a votare subito una risoluzione in Parlamento per superare i parametri europei, altrimenti non si possono stanziare le risorse che servono per fronteggiare la crisi” ha riportato Massimo Garavaglia, ex viceministro dell’Economia. Insomma, l’ortodossia di Maastricht sembra essere contesta un po’ da tutti i partiti, sia alla maggioranza che all’opposizione

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