Coronavirus, morta una donna a Crema. Conte: “Sorpreso da esplosione dei casi”

Roma, 23 feb – Il coronavirus fa sempre più paura e adesso c’è una terza vittima in Italia.”Abbiamo un altro decesso in Lombardia, a Crema, una donna che era ricoverata in oncologia con una situazione molto compromessa e aveva anche il coronavirus”. A riferirlo è l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera. L’Italia si ritrova in queste ore ad affrontare una drammatica emergenza e il rischio di ulteriori contagi è purtroppo evidente. Eppure, nonostante Monsieur de La Palice ci aiuti a comprendere lo situazione attuale, c’è chi riesce a stupirsi di quanto sta accadendo.

Lo stupore di Conte

E’ il caso, ed è tutto dire, del primo ministro Giuseppe Conte. “Confesso che sono sorpreso da questa esplosione di casi”, ha dichiarato il premier intervenendo a In Mezzora. Un’ammissione tutto meno che tranquillizzante, soprattutto se unita alla certezza di aver compiuto ogni sforzo necessario per frenare la diffusione del virus cinese. “Abbiamo già fatto 4mila controlli con il tampone. Siamo il primo Paese in Europa che ha deciso controlli più rigorosi e accurati e, sin dall’inizio, abbiamo optato per la linea di massima precauzione e rigore”, ha detto Conte. Peccato che siamo pure il primo Paese in Europa, e il primo al mondo escludendo le nazioni asiatiche, per numero di contagi. Quali sarebbero dunque i “rigorosi e accurati” controlli sin qui fatti dal governo italiano? Difficile elencarli, dunque i cittadini italiani devono semplicemente fidarsi.

La linea che non paga

“Noi – sostiene Conte- vogliamo delimitare i casi”. Per questo “abbiamo scelto la linea della massima precauzione. Adesso la linea sembrerebbe non pagare”. Non sarebbe male se il primo ministro riuscisse pure a togliere il condizionale da certe dichiarazioni, ma tant’è. “Non vivo la paura del contagio, ma non significa che non adotti regole” di precauzione, prosegue. Perché “anche io adotto alcune norme, come quella di lavare di frequente le mani”. Stupefacente, chi l’avrebbe mai detto. Sta di fatto che secondo Conte il “numero potrà crescere, ma non dobbiamo spaventarci”. E’ senza dubbio un buon consiglio, non fosse che nel frattempo ci sono già cinque regioni colpite dal virus.

Alessandro Della Guglia

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