Coronavirus, primo caso a Milano: è un paziente del San Raffaele

Dopo il caso accertato a Torino, nelle ultime ore, anche nel capolugo lombardo ci sarebbe un primo caso risultato positivo al coronavirus.

Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, si tratterebbe di un paziente residente a Sesto San Giovanni, ricoverato al San Raffaele da circa una settimana. Sarebbe lui, infatti, il primo infetto da coronavirus a Milano. In queste ore, le autorità stanno studiando le msiure d’emergenza da avviare nella capoluogo. In queste ore vanno ricostruiti i contatti che l’uomo ha avuto con medici, infermiere e pazienti, durante la settimana nella struttura sanitaria del San Raffaele.

Il sindaco di Sesto: “Opportuno alzare l’allerta”

Con il caso di quest’ultimo paziente, il sindaco del comune lombardo alle porte di Milano, Roberto Di Stefano, ha dichiarato ad Adnkronos che dopo l’aumento esponenziale “è opportuno alzare l’allerta”. Sesto San Giovanni fa parte della città metropolitana di Milano e confina con il comune, tanto da avere una fermata della metropolitana, la linea rossa M1. “Non sono preoccupato, ma non bisogna sottovalutare la situazione, meglio prevenire certe situazioni”. E alla domande se qualcosa avrebbe potuto essere studiato meglio nelle ultime settimane per evitare il contagio, Di Stefano ha risposto: “Adesso pensiamo a risolvere il problema”.

Il paziente di Torino

E poche ore fa è arrivata la notizia del primo caso confermato anche in Piemonte. A Torino, infatti, un uomo di 49 anni sarebbe risultato positivo al nuovo virus. In queste ore, infatti, il numero dei pazienti contagiati è salito a 41 in Lombardia e a 12 in Veneto. Le vittime, per ora, sarebbero due: un 78enne in Veneto e una 75enne morta in Lombardia. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, l’anziana avrebbe incrociato il “paziente 1”, ovvero il 38enne di Codogno ricoverato in queste ore, nella struttura ospedaliera della località nel Lodigiano.

Le misure restrittive in Lombardia

Misure restrittive come quelle decise per i dieci comuni a rischio nel Lodigiano sono state adottate anche a Vo’ Euganeo e a Teolo, in Veneto. In base a quanto ricostruito, sarebbe stato individuato il cosiddetto paziente zero del Veneto (probabilmente il responsabile della diffusione che ha causato il decesso del 78enne): si tratterebbe di un operaio cinese di un’azienda tessile che avrebbe visto la partita Inter-Milan nel bar di Vo’ Euganeo insieme ai due anziani, tutti e due risultati positivi al virus.

Palazzo Marino sospende un concorso

“Per ragioni di prudenza e al fine di non turbare il regolare svolgimento delle procedure di selezione, come concordato anche con le istituzioni competenti per la sicurezza e l’ordine pubblico, le prove concorsuali già in programma per il 25 e il 26 febbraio presso il Palalido Allianz Cloud, sono rinviate a data da destinarsi”, ha fatto sapere la direzione organizzativa delle Risorse umane del comune di Milano, riservandosi di comunicare ai canditati “ulteriori informazioni”.

Gallera: “Attendiamo linee guida”

Intanto, l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza in prefettura a Milano ha dichiarato di essere in attesa delle linee guida nazionali per fronteggiare l’eventuale emergenza sanitaria: “Stiamo attendendo che le riflessioni che si stanno facendo maturino un’ordinanza nazionale, perché riteniamo che ci debba essere un comportaqmento omogeneo su tutto il territorio nazionale. Restiamo in attesa delle linee guida. Oggi lo scenario di Milano cambia in continuazione”.

il giornale.it

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