Reggio Emilia, secondo caso di tubercolosi: colpito bimbo delle elementari

Secondo caso di tubercolosi polmonare in provincia di Reggio Emilia. Si tratta di uno studente della scuola elementare “Italo Calvino” di Fabbrico.

La notizia è stata data dall’azienda usl della città emiliana. Quest’ultima ha informato che le condizioni del paziente risultano buone ed è in corso la terapia antibiotica specifica. La direzione sanitaria ha sottolineato in una nota che l’episodio non è collegato ad altri casi simili riscontrati sul territorio.

L’11 febbraio era stato infatti segnalato un altro caso di tubercolosi polmonare “a bassa contagiosità”. In quell’occasione era stato colpito un ragazzo che frequenta il polo professionale del convitto nazionale “Rinaldo Corso” di Correggio. Anche allora le sue condizioni erano risultate buone ed era stato sottoposto alla terapia antibiotica specifica.

Come da prassi, il servizio di igiene e sanità pubblica ha avviato le procedure previste per identificare i contatti a rischio, svolgere gli accertamenti sanitari necessari e controllare gli stessi contatti. Inoltre, l’unità sanitaria locale ha già previsto un incontro informativo, organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione i locali per riunire le famiglie interessate e spiegare le fasi di profilassi e controllo avviate dalla direzione sanitaria.

La tubercolosi

La tubercolosi è una malattia infettiva. La tipologia polmonare può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria. L’infezione necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e isolato.

La contagiosità quindi è bassa e la trasmissione del germe non avviene con facilità. Basti pensare che la tubercolosi non si contrae attraverso contatti all’aria aperta e in luoghi ben aerati. Inoltre, l’epidemia non si verifica attraverso indumenti, oggetti personali o facendo uso di piatti o posate.

Le manifestazioni della malattia sono rappresentate da tosse di lunga durata resistente alle comuni terapie, febbre bassa persistente, malessere generale, stanchezza, dimagrimento, brividi e sudorazione notturna. Oggi la tubercolosi è curabile con l’assunzione di una terapia antibiotica adeguata. Quando i farmaci vengono assunti in modo corretto e per un periodo di tempo idoneo, il malato va incontro a guarigione.

In Italia nel 2018 “sono stati diagnosticati 3944 casi di tubercolosi, sostanzialmente stabili rispetto agli anni precedenti, con il 70% dei casi a localizzazione polmonare”. È quanto si legge nel documento dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallazani di Roma che a metà dicembre ha fatto il punto della situazione su questa patologia.

il giornale.it

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