Pietro Senaldi, la democrazia italiana non funziona? “Pd al governo 8 anni senza aver mai vinto al voto”

Ospite ad Omnibus (La7) c’è Pietro Senaldi, direttore di Libero, in collegamento dalla sede del giornale. L’argomento del giorno è la spaccatura all’interno della maggioranza sulla prescrizione. Tra litigi e continui rinvii, ci si interroga sul reale operato del governo in questi primi 6 mesi. Senaldi ha le idee chiare quando afferma che l’esecutivo non produrrà nulla di concreto per il Paese. Poi alza il tiro e aggiunge: “L’unico accordo che troveranno in cinque minuti sarà sulla riforma fiscale, che prevede un aumento delle tasse”. Continuando nel suo ragionamento, il direttore di Libero confessa il suo principale timore.

“Più che di un futuro governo Salvini – continua – ho paura dell’esasperazione dell’elettorato, che produce poi scelte irrazionali, come il voto ai 5 stelle”. E in questo contesto si rintraccia una palese anomalia della democrazia, di cui il Pd si è reso protagonista. E’ incredibile come, denuncia Senaldi, ci sia un partito che ha “governato 8 degli ultimi 9 anni senza aver mai vinto un’elezione”.

Vi è anche una ulteriore criticità: questa maggioranza parlamentare, che non rappresenta più i cittadini, vorrebbe allungare la legislatura per eleggere il Presidente della Repubblica nel 2022. Un’operazione molto pericolosa, secondo Senaldi, poiché “getterebbe discredito sull’unica istituzione che ha mantenuto decoro e consenso presso l’opinione pubblica”. In conclusione, ciò produrrebbe uno “scollamento tra società e istituzioni più di quanto possa farlo un governo Salvini-Meloni”. Le ultime frizioni sulla riforma della giustizia dimostrano plasticamente come il governo non sia d’accordo su nulla, fuorché aumento delle tasse e Quirinale.

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