I testi violenti di Junior Cally letti in commissione di Vigilanza. «È una vergogna che sia ancora in gara»

Non si placano le polemiche contro il rapper romano Junior Cally che salirà sul palco di Sanremo. I testi del cantante che esalta stupro e femminicidio sono stati letti dai commissari durante una plenaria della Commissione di Vigilanza Rai. Durante l’incontro è stata votata la risoluzione del deputato di FI, Giorgio Mulè per rendere noti anche i compensi di natura artistica, che non è passata.

Junior Cally, Gasparri e Mollicone: «Parole inaccettabili»

La seduta ha visto riecheggiare nell’aula di Palazzo San Macuto il testo di uno dei brani più vergognosi del rapper. Si chiama gioia (che non è quella in gara al Festival) è stata letta da deputati e senatori. Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, dopo avere elencato i passaggi più “volgari” del testo, si è chiesto se per «la Rai par condicio significhi mettere insieme la Jebreal e Cally?». Anche il deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, dopo avere letto alcuni passaggi della canzone di Cally, ha parlato di “parole inaccettabil”. E ha definito «assurdo il fatto che Cally sia in gara all’Ariston». A leggere i testi del rapper e a commentarli negativamente ci sono stati anche la deputata di FdI, Daniela Santanché. E poi la senatrice di FiBp-Udc, Maria Alessandra Gallone. E anche la senatrice della Lega, Simona Pergreffi.

Le polemiche si allargano

Contro la presenza di Cally a Sanremo c’è anche Anna La Rana, presidente nazionale dell’Associazione Giuriste Italiane e vice-presidente internazionale delle giuriste. La Rana lancia un appello «per l’allontanamento dal Festival di Sanremo del pseudo cantante rap Junior Cally che nelle sue canzoni con i relativi video, anziché inneggiare all’amore, al rispetto se non alla venerazione della donna, esplode in bestiali atteggiamenti contro la stessa». «Mi fa meraviglia – scrive – come dirigenti Rai, il presentatore Amadeus, abbiano acconsentito ad una tale assurda scelta. Noi donne giuriste da sempre, a livello nazionale e internazionale, cerchiamo di tutelare la donna in ogni sua realtà sociale. Sia nel lavoro che nella famiglia e fortemente combattiamo ogni discriminazione verso la stessa. Rimaniamo quindi allibite dinanzi ad una scelta così assurda».

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.