Cagliari, colpi di catena e bottigliate: la rapina dei 3 algerini

Sono stati prontamente individuati e tratti in arresto gli algerini responsabili della rapina e della doppia aggressione avvenuta a Cagliari ai danni di un ragazzo di 27 anni e del padre intervenuto in suo soccorso.

I fatti si sono verificati durante la notte tra gli scorsi sabato 11 e domenica 12 gennaio, nei parcheggi di via Newton, luogo che continua ad essere tristemente teatro di violenze e furti di ogni genere.

La vittima, un ragazzo di 27 anni, aveva appena concluso una serata in discoteca, quando si è diretto verso la propria autovettura raggiungendo i parcheggi all’esterno del locale notturno. Sono all’incirca le 5 del mattino, e nella zona posteggio il cagliaritano viene raggiunto da tre nordafricani, che lo sorprendono alle spalle mentre si trovava impegnato a collocare degli oggetti all’interno dell’abitacolo della propria auto.

Ad aggredire il giovane, spalleggiato dai due complici connazionali, un 20enne di nazionalità algerina senza fissa dimora, tale Mohamed Zidane Ounas, che riesce a strappargli una collanina d’oro dal collo e ad impossessarsi del suo portafoglio. Bottigliate e colpi di catena: rapionatori algerini aggrediscono padre e figlioPubblica sul tuo sito

Dopo la rapina, tuttavia, i malviventi non si allontanano dal posto, ma restano invece nelle immediate vicinanze, raggiungendo un venditore ambulante. Il loro indugiare permette al 27enne di chiedere aiuto, e la prima persona che contatta telefonicamente è il padre, un uomo di circa 60 anni. Una volta arrivato nei parcheggi di via Newton, quest’ultimo ha raggiunto i tre magrebini indicatigli dal figlio, chiedendo loro che venisse restituito il maltolto ma scatenando così una violenta reazione.

L’uomo è stato aggredito con ferocia dal 18enne algerino Ahmed Mrakkeb, che lo ha colpito alla testa con una catena da moto in acciaio, facendolo finire a terra privo di sensi. Anche il figlio, intervenuto in suo soccorso, è stato attaccato dallo stesso nordafricano, che lo ha ferito alla testa centrandolo con una bottiglia di vetro.

Gli extracomunitari sono poi fuggiti dal luogo a tutta velocità, risalendo a bordo di un’Honda Civic grigia, risultata tra l’altro rubata 3 settimane fa.

Padre e figlio sono stati trasportati al pronto soccorso in ambulanza, e nel contempo gli agenti della squadra volanti della questura di Cagliari hanno fatto immediatamente scattare le indagini, mettendosi sulle tracce dei responsabili.

Al 27enne sono state mostrate delle fotografie di individui che potevano rientrare nel profilo tracciato in fase di ricostruzione: grazie al fotosegnalamento, i colpevoli sono stati identificati.

Il 20enne Ounas è stato individuato in piazza del Carmine, un tempo luogo di ritrovo e di gioco di bambini, oggi una conclamata zona di degrado e spaccio. Il 18enne Mrakkeb è stato invece trovato all’interno della comunità di San Niccolò Gerrei (Cagliari) che lo ospitava. Entrambi i malviventi magrebini, a cui era stata respinta la richiesta di asilo politico, si trovano ora dietro le sbarre del carcere di Uta, con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali. Il terzo nordafricano se l’è cavata invece con una denuncia a piede libero per rapina in concorso e ricettazione.

L’auto rubata, ritrovata in via Mincio dagli uomini della polizia di Stato, aveva al suo interno una mazza di legno con delle svastiche disegnate.

il giornale.it

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